L’Abruzzo, così come fece per i profughi afghani, si mette a disposizione per l’emergenza in corso e per accogliere la popolazione in fuga dalla guerra in Ucraina. La Regione per il momento ha messo a disposizione l’Interporto di Avezzano come centro operativo
Non ci sono ancora dati certi però sul numero di arrivi e date: la situazione è in divenire anche perché molte persone si stanno muovendo in modo autonomo dal Paese. La Protezione civile, in virtù dello stato di emergenza, gestirà la struttura di proprietà della Regione che era gestita dalla Croce Rossa che già ha iniziato i primi viaggi per portare materiale.
“Già consegnate in Polonia tende per contenere mille persone essendo uno dei paesi che ha fatto richiesta di aiuto – spiega il direttore dell’agenzia regionale di protezione civile Mauro Casinghini- . Ovviamente la protezione civile regionale è allertata. Non ci sono ancora disposizioni specifiche ma la situazione è in evoluzione e ogni giorno si susseguono le riunioni per capire richieste e necessità. Sicuramente c’è quella di presidi medici. Esclusa per ora la necessità di inviare volontari nelle zone calde”.
In merito alle tante raccolte di beni che, anche all’Aquila, si stanno attivando in modo spontaneo “la cosa importante è che arrivino ad organizzazioni internazionali che sanno come farle giungere a destinazioni certe conoscendo le necessità”.