Mentre le forze Russe intensificano l’offensiva sulle città ucraine assediate, aumenta ora dopo ora il numero dei civili vittime del conflitto tra Mosca e Kiev, così come il numero degli ucraini in fuga dal proprio paese per cercare rifugio in Europa.
In Abruzzo i primi profughi sono già arrivati e la macchina della solidarietà già avviata, con le Prefetture al lavoro anche in queste ore per coordinare e gestire gli arrivi, come spiegato al nostro microfono da Giancarlo Di Vincenzo e Armando Forgione, prefetti di Pescara e Chieti, che abbiamo incontrato a margine dell’incontro con gli studenti che si è svolto presso l’aula magna dell’Istituto tecnico Galiani De Sterlich a Chieti, sul tema della Costituzione e dell’articolo 21 sulla libertà di pensiero.
«Abbiamo individuato insieme a Comune, Caritas e alla Asl un primo punto in cui fare uno screening e di assistenza sanitaria», ha dichiarato Giancarlo Di Vincenzo, prefetto di Pescara. «Molti hanno già dei punti di assistenza attraverso la rete dei Comuni e delle parrocchie. La situazione è complessa e in evoluzione e va monitorata ora per ora.» «Abbiamo avuto disposizione dalla Presidenza del Consiglio di fare un punto sul potenziale dell’ospitalità presso i Cas, i centri di accoglienza stranieri», ha aggiunto Armando Forgione, prefetto di Chieti. «So che molte associazioni si stanno attivando per coinvolgere anche la cittadinanza sul fronte della solidarietà.»