Su sollecitazione del segretario regionale del SI Daniele Licheri e di Saverio Gileno in rappresentanza degli studenti, l’On. Nicola Fratoianni nei giorni scorsi ha inviato un’interrogazione a risposta scritta al Miur sull’ Università “G.d’Annunzio”.
In particolare Fratoianni ha chiesto chiarimenti relativamente all’organizzazione dei corsi di abilitazione all’insegnamento PEF24 che l’Ateneo di Chieti Pescara non avrebbe interamente completato:
“Abbiamo portato le istanze degli studenti universitari della D’Annunzio in parlamento tramite l’On Nicola Fratoianni, deve essere garantito il diritto allo studio – scrivono in una nota Licheri e Gileno -Il caso del pagamento del percorso di abilitazione all’insegnamento “PEF24” per gli studenti dell’Università D’Annunzio è una grave violazione del diritto allo studio, abbiamo da subito colto la denuncia dell’Associazione PAS e informato il nostro Parlamentare, On. Nicola Fratoianni. Il 30 Ottobre scorso è stata appunto depositata una interrogazione, rivolta al Ministro Lorenzo Fioramonti, per risolvere questa grave problematica e per garantire a tutti gli studenti della D’Annunzio – come i colleghi degli altri atenei italiani – la possibilità di svolgere il percorso di abilitazione. “
“Si è appreso che l’Università D’Annunzio di Chieti/Pescara non ha internamente organizzato dei corsi di abilitazione all’insegnamento PEF24 – come fatto invece dalle altre università italiane – ma si è avvalsa di un accordo di collaborazione didattica tra l’ateneo «G. D’Annunzio» e l’Università telematica «Leonardo Da Vinci» (di seguito denominato Unidav) approvato in senato accademico il 17 settembre per effettuare lo svolgimento di questi corsi, i quali risultano essere a pagamento per gli studenti iscritti alla Università degli studi «D’Annunzio»; l’intesa siglata in data 1° ottobre 2019 dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca con le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto sul tema del reclutamento e del precariato della scuola prevede l’uscita nel corso del 2020 del concorso per l’insegnamento; il decreto ministeriale 10 agosto 2017, n. 616, individua in una prima fase transitoria, i 24 crediti formativi universitari che costituiscono requisito di accesso ai concorsi per docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, così da consentire agli studenti universitari e Afam, ai laureati magistrali, nonché ai diplomati accademici di secondo livello di completare, ove occorra, la loro preparazione in vista della partecipazione al concorso di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59; la Fondazione Università «Gabriele D’Annunzio» svolge attività di vigilanza sull’ateneo telematico, in conformità alle linee di indirizzo formulate dall’Università «Gabriele D’Annunzio»; l’Università Gabriele D’Annunzio intende comunque garantire ai propri studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale, ad una scuola di specializzazione o a un dottorato di ricerca, la possibilità di acquisire crediti necessari all’ottenimento della certificazione «24 CFU» alle condizioni di cui all’articolo 4 del decreto ministeriale n. 616 del 2017; l’offerta del percorso formativo PEF24 è esente da contribuzioni per crediti curriculari aggiuntivi come previsto dall’articolo 4, comma 1, del decreto ministeriale n. 616 del 2017, per l’anno accademico 2019/20 da parte della quasi totalità delle università, tra cui anche gli atenei abruzzesi di Teramo e L’Aquila, oltre che degli atenei del Centro-Italia come quelli di Bologna, Roma e Firenze; a parere dell’interrogante tale modalità è profondamente lesiva del diritto allo studio degli studenti universitari e crea un pericoloso precedente di imparzialità nelle modalità di trattamento per gli studenti di diverse realtà italiane –: se il Ministro interrogato non intenda adottare le iniziative di competenza, anche normative, affinché siano esonerati dal pagamento della contribuzione prevista per l’iscrizione al Pef24 tutti gli studenti che risultano regolarmente iscritti «in corso» o «fuori corso», ai corsi di laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, ad una scuola di specializzazione o ad un dottorato di ricerca sia per l’iscrizione ai corsi erogati in modalità online sia per l’iscrizione ai corsi erogati in modalità frontale, così da garantire il diritto allo studio dei suddetti studenti.”