La notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321 moriva a Ravenna Dante Alighieri. A distanza di 700 anni il mondo continua a celebrare la sua eredità culturale che negli anni ha abbracciato anche forme artistiche lontanissime dal periodo storico in cui Dante scrisse i versi di quel testamento immortale che è stato la Divina Commedia.
Molti secoli dopo anche fumetti, videogiochi e cinema si sono fatti abbracciare dalla felice contaminazione letteraria, con una predilezione per la fascinosa dannazione dell’Inferno, più volte indagata dagli artisti.
“Dante e il cinema” sarà anche il tema al centro del 3° Convegno adriatico, che l’Università degli studi Gabriele d’Annunzio di Chieti Pescara sta organizzando per il 16, 17 e 18 settembre, come anticipato da Antonio Sorella, professore ordinario di Letteratura italiana dell’Ud’A.
«Parlare di attualità di Dante è sempre difficile. Come diceva Umberto Eco un autore è attuale quando continuiamo a leggerlo, ma non perché dobbiamo pensare che sia un nostro contemporaneo, come pure è accaduto spesso quest’anno, in cui siamo diventati tutti dantisti così come l’anno scorso eravamo tutti virologi. Per capire un autore bisogna studiarlo e inserirlo nel suo periodo storico ed è quello che facciamo in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado con l’aiuto dei bravissimi docenti, perché ci vuole umiltà nel capire un autore senza farlo diventare nostro contemporaneo, perché è un obbrobrio dal punto di vista scientifico e logico. A tal proposito stiamo preparando un grande convegno internazionale qui all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti e Pescara, che si protrarrà per tre giorni dal 16 al 18 settembre e che sarà incentrato su Dante e il cinema. È già venuto Pupi Avati a parlarci del film che sta realizzando sulla vita di Dante; poi ci sarà Gianni Amelio e infine concluderemo con una giornata romana sulle letture dantesche di Benigni e sulla pubblicazione di tre volumi a cura di Franco Musarra, con la presenza di Benigni. Questa sarà anche un’occasione per la nostra università di farsi conoscere internazionalmente perché l’evento sarà trasmesso in streaming da tutte le università americane collegate in tutto il mondo. Vorrei anche sottolineare con questo tema particolare anche la presenza del Premio Penne-Mosca nell’ambito degli studi danteschi e dei convegni adriatici che da anni stiamo organizzando presso la nostra Università.»