Nell’udienza su Cospito il 41bis non sarà un tema da valutare: a seguito dell’istanza presentata dalla difesa di Alfredo Cospito, che ha chiesto i domiciliari per motivi di salute, i magistrati dovranno valutare diversi temi.
I giudici Di Rosa e Anedda, affiancati da due esperti, dopo l’udienza che si terrà venerdì alle ore 9, avranno cinque giorni di tempo per depositare il provvedimento motivato, che eventualmente potrà essere oggetto di ricorso in Cassazione.
Il Tribunale di sorveglianza milanese dovrà prima di tutto valutare l’incompatibilità o meno delle condizioni di salute dell’anarchico con il carcere, anche in relazione alle cure che possono essere praticate in regime di detenzione. Poi, però anche il fatto che la situazione clinica in cui si trova sia stata autoindotta, proprio per la sua scelta di andare avanti col digiuno per mesi. Su quest’ultimo aspetto va considerato che la giurisprudenza ha già sancito che l’autoinduzione contrasta col principio del differimento pena. Inoltre, la questione che l’esecuzione di una pena nei confronti di un detenuto non può avere profili di disumanità.
Tra i temi al centro di questo procedimento, dunque, non ci sarà il 41bis. Cospito, infatti, che da mesi porta avanti la sua battaglia contro il carcere duro, ha chiesto ora la detenzione domiciliare per motivi di salute, questione del tutto diversa.
Ai giudici della Sorveglianza milanese dovranno arrivare nelle prossime ore, prima dell’inizio dell’udienza, i pareri sull’istanza della difesa da parte della Procura generale di Torino e della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, oltre a quello che verrà espresso con un intervento in aula dalla Procura generale milanese. In teoria, i giudici, prima di decidere se concedere o meno i domiciliari per motivi di salute (ciò comporterebbe di fatto la revoca almeno temporanea del 41bis), potrebbero in linea teorica anche disporre una perizia per valutare lo stato di salute, anche mentale, dell’anarchico.
Potrebbe invece essere sufficiente per il collegio basarsi sulle relazioni dei medici che sono già agli atti, poiché i documenti arrivano costantemente ai magistrati, che hanno chiesto pure approfondimenti sull’ultimo episodio di cui hanno parlato i difensori, ossia una sospetta crisi cardiaca. L’episodio sembra però essere stato ridimensionato dagli stessi medici del San Paolo.
Per venerdì è fissata anche un’udienza al Tribunale di Sorveglianza di Sassari, sempre per decidere su una richiesta di differimento pena per Cospito.