Cgil e Inca ottengono dalla Corte di Giustizia europea un’importante sentenza contro la discriminazione per il permesso di soggiorno degli stranieri.
Una sentenza che, in Abruzzo, interessa una platea molto vasta. Nel 2014, infatti, i cittadini stranieri che nella regione hanno ottenuto il permesso di soggiorno con scadenza sono 22.809, quelli che hanno ottenuto il permesso a scadenza di lungo periodo sono 32.597. La sentenza coinvolge dunque 55.406 cittadini stranieri soggiornanti in Abruzzo su 86.245 residenti totali. Con questo atto dell’organismo europeo questi cittadini stranieri dovranno essere rimborsati della tassa pagata.
“Il governo, a questo punto – affermano Cgil e Inca – dovrebbe prendere atto di questo risultato e provvedere a sanare quanto prima quella che, oggi, e’ una situazione priva di base giuridica. In ogni caso – sostiene Carlo Komel, coordinatore regionale Inca Abruzzo – in attesa che cio’ accada, le sedi Cgil e gli uffici del Patronato Inca sono a disposizione per fornire informazioni e per raccogliere la richiesta di restituzione delle somme che questi cittadini stranieri hanno versato dal 2012 ad oggi a titolo di contributo aggiuntivo per il rilascio e rinnovo del titolo di soggiorno”.
In Abruzzo la provincia che ha il maggior numero di permessi di soggiorno rilasciati e’ Teramo con 18.974, seguono L’Aquila con 16.377, Pescara con 11.073 e Chieti con 8.982.
“Il provvedimento della Corte europea rende giustizia rispetto ad una tassa sullo straniero che come Cgil, sin dal 2011, abbiamo definito intollerabile e ingiustificata – dichiara Sandro Giovarruscio, segretario regionale Cgil – poiche’ va a colpire una delle fasce piu’ deboli della popolazione. In Abruzzo la platea e’ particolarmente ampia e, nonostante la crisi economica, rappresenta una percentuale sempre piu’ rilevante, negli anni, della popolazione totale della regione”.