Economia e dinamiche occupazionali in chiaroscuro nel congresso della Ugl Chieti-Pescara svolto alla presenza del segretario nazionale Paolo Capone
Occupazione in calo e performance economiche per nulla incoraggianti, anche se non drammatiche permanendo comunque possibilità di crescita. Questa l’analisi della Ugl che questa mattina ha celebrato il quinto congresso provinciale Chieti-Pescara alla presenza del segretario nazionale Paolo Capone.
«Il 2022, in Abruzzo, come rileva nella sua analisi la Banca d’Italia, si è registrato un rallentamento della ripresa – ha detto Capone – economica seguita alla fase recessiva dovuta all’emergenza sanitaria. Una situazione che ha messo in difficoltà il mercato del lavoro, con la dinamica dell’occupazione che si è indebolita, anche se i dati mostrano una interessante vitalità della componente femminile. È quindi necessario avviare un nuovo percorso che sostenga il rilancio produttivo, le attività imprenditoriali, per creare nuove opportunità lavorative in un territorio dalle grandi potenzialità. Un contributo sostanziale, in questa prospettiva, è rappresentato dalla progettualità innescata dalle risorse del Pnrr. Solo lo scorso anno gli occupati sono diminuiti di 10mila unità, un dato che posiziona l’Abruzzo all’ultimo posto della graduatoria nazionale, il peggior risultato degli ultimi 5 anni».
I dati riportati si basano su un report dell’economista sulmonese Aldo Ronci.