La Uil funzione pubblica chiede investimenti sia in termini di risorse economiche che di personale e maggiore organizzazione per quel che riguarda i sistemi informatici della pubblica amministrazione
A L’Aquila il sindacato ha promosso un confronto e che ha visto diversi esponenti politici ed esperti informatici intervenire, oltre ai lavoratori.
L’attacco alla Asl ha messo in luce le fragilità del sistema. Gli attacchi dei criminali informatici ormai sono all’ordine del giorno nel mondo, ma investendo sulla sicurezza si può fare tanto perché, nel caso della sanità, c’è pure il problema che in questo settore non si può assistere alla paralisi dei servizi.
La pubblica amministrazione insomma va protetta e tutelata in tutti i modi.
Alla tavola rotonda era presente anche il segretario generale Uil funzione pubblica Domenico Proietti.
Ha partecipato anche l’ingegnere informatico Carlo La Mattina, esperto in cyber security. “Non si è mai sicuri al cento per cento dopo un attacco informatico”, ha spiegato, “ma una buona infrastruttura con un buon sistema di protezione, può prevenire danni più seri”.