Con una relazione di sei pagine corredata da tre tavole, l’Architetto pescarese Tommaso Di Biase presenta al comune di Pescara la sua proposta strategica per un’area importantissima per la Città e per tutta l’area Metropolitana.
“Parto subito da una premessa – ci tiene a precisare Di Biase – “ho chiamato la mia proposta ‘Masterplan Pineta di S. Filomena’ perché non ritengo corretto l’utilizzo del termine ‘porta’, come riferimento ad un passaggio da un luogo ad un altro. L’invisibile confine amministrativo tra i Comuni di Pescara e Montesilvano non è segnato da una differenza dell’assetto urbanistico e ambientale, ma al contrario dalla continuità dei suoi elementi naturali, morfologici e infrastrutturali. La mia impostazione – continua Di Biase – supera il confine amministrativo tra i due Comuni per stimolare la partecipazione e il contributo di entrambi”.
Il progetto dell’Architetto Di Biase, come si legge nella sua relazione, prevede l’ampliamento e la ‘rigenerazione’ della Pineta sul sedime attuale della Riviera e fino alla pista ciclo-pedonale adiacente la spiaggia; lo spostamento della strada della Riviera sul retro della Pineta con circolazione a bassa velocità; la creazione di un sistema di mobilità ciclo-pedonale; la creazione di un sistema di spazi liberi (piazze del mare); la creazione del nuovo ‘Parco Nord’ in prossimità delle Naiadi e della Forestale; la creazione di un sistema di parcheggi di scambio auto/bici su aree poste a ridosso della Pineta; la realizzazione di piccole strutture di Bad&Bike all’interno dei parcheggi a Sud e a Nord della Pineta.
“I cambiamenti Climatici in corso e la Pandemia del Coronavirus – conclude Di Biase – ci pongono di fronte una questione epocale che non può essere risolta con semplici palliativi, ma richiede scelte coraggiose e radicali che pongano l’ambiente e la vita umana al centro dell’attenzione del governo pubblico dei territori e delle città. Come dice sempre Massimo Cacciari, per uscire dalla crisi delle città e dei territori serve ‘… una nuova immaginazione politica e una nuova fantasia urbanistico-architettonica al potere. Permettetemi infine di ringraziare il Sindaco Carlo Masci che mi ha permesso di occuparmi in un periodo difficile per tutti di una questione di interesse collettivo”.