Una catena di sindaci contro la chiusura della Statale 81. E’ la protesta dell’area Maiella orientale-Aventino per la mancata riapertura della strada e l’abbandono delle aree interne. Il sit in all’incrocio tra la statale 81, la provinciale 95 Casoli-Fara San Martino e la Provinciale Casoli-Ascigno
Questa mattina all’incrocio tra la statale 81, la provinciale 95 Casoli-Fara San Martino e la Provinciale Casoli-Ascigno (zona comando vigili del fuoco di Casoli) i sindaci in fascia tricolore hanno protestato insieme ai cittadini. Il sit-in è contro la chiusura della statale 81 Piceno Aprutina nel tratto fra Guardiagrele e Casoli, chiusura che si è resa necessaria a causa di uno smottamento della carreggiata.
«La situazione della viabilità delle zone interne», scrivono i sindaci in una nota, «sembra un tema ormai dimenticato da tutti, oltre 27.000 abruzzesi escono sempre più dal radar dei servizi primari, persino per quelli essenziali. Vale non solo per le strade, ma per la sanità, per la banda larga, per ogni tipo di accesso a istruzione, formazione e assistenza, penalizzando inoltre l’unica forma di economia complementare a quella industriale, cioè il turismo e i servizi connessi nelle rinomate aree protette. È ora di ascoltare questo pezzo di provincia fornendo loro una nuova progettualità».
L’appello a unirsi è firmato dai sindaci di Altino, Casoli, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Fara San Martino, Gessopalena, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Palena, Palombaro, Roccascalegna, Taranta Peligna e Torricella Peligna.