Miracolosamente ritrovata la fede di Alessio Ghersi, pilota delle Frecce tricolori tragicamente scomparso il 29 aprile scorso in un incidente aereo: i familiari del capitano dell’aeronautica, sposato, padre di due figli piccoli, hanno contattato Sos metal detector nazionale il cui presidente, l’abruzzese Luciano Diletti, oggi racconta commosso alla stampa quel ritrovamento
I familiari del capitano dell’aeronautica hanno contattato Sos metal detector nazionale, un’associazione di volontariato senza scopo di lucro che corre in aiuto di tutti coloro che hanno perso un oggetto metallico prezioso, o comunque di valore affettivo, con la speranza di poter recuperare il suo anello nuziale.
“I nostri soci Luca Loprete e Massimo Gardin – sottolinea Luciano Diletti, presidente nazionale del sodalizio, che vanta oltre settecento aderenti in tutt’Italia – si sono resi disponibili a una perlustrazione con i loro cercametalli, anche se, appena arrivati sul luogo dello schianto (tutt’altro che agevole da raggiungere), si sono resi conto dell’estrema difficoltà dell’intervento a causa della miriade di fusioni metalliche presenti, causate dall’esplosione del velivolo e dal suo incendio”.
Però i due volontari non si sono arresi. “Ad un certo punto, quando ormai la ricerca pareva impossibile, è accaduto un fatto che ha dell’incredibile – racconta Loprete a TeleFriuli– perché una farfalla, dopo avermi sfiorato il volto, ha iniziato a girare attorno alla bobina del mio metal detector e poi si è spostata, prima di volar via, sul terreno lì vicino, facendo un altro paio di giri”.
“Abbiamo proseguito nel nostro servizio e siamo infine rientrati sconsolati perché pensavamo di non aver ritrovato quanto sperava la famiglia del povero pilota”.
Invece il giorno dopo, presi da uno strano presentimento, i due volontari di Sos metal detector nazionale hanno deciso di far controllare quella fusione ad un orafo, che, dopo un attento esame, ha certificato che nascondeva effettivamente oro. E dopo un’accurata pulizia con gli ultrasuoni è apparsa una parte della fede con segni inequivocabili che attestano che si tratta dei resti dell’anello di matrimonio del capitano Alessio Ghersi.
“E’ una vicenda – confessa Luca Loprete – che mi ha lasciato il segno. Vorrei quasi pensare che Alessio, tramite quella farfalla, mi abbia aiutato a ritrovare la sua fede, che per la moglie Jenny Ciabrelli e i due bimbi è un po’ come avere di nuovo una sua presenza a casa”.
“Come presidente di Sos metal detector vorrei solamente ringraziare per avere avuto il privilegio di guidare i nostri volontari in questo grande percorso di solidarietà, di cui tale episodio ne è una lampante testimonianza – conclude Luciano Diletti – . Ci saranno sempre parole ed avvenimenti che negli anni si perderanno o si dimenticheranno, ma l’emozione provata grazie a questa ennesima e struggente restituzione, mi rimarrà cucita addosso e la porterò nel cuore per tutta la vita”.