Anno finito ma tasche vuote per gli studenti universitari che ancora non ricevono la rata della borsa di studio. Un paradosso che mette in difficoltà enormi gli studenti, alle prese con una quotidianità sempre più costosa. La denuncia di Udu (Unione degli Universitari).
Il paradosso è che è finito l’anno e gli studenti universitari ancora sono alle prese con i soliti problemi legati alle borse di studio e con le difficoltà che tutto questo comporta per la vita di un universitario. Le tasche sono ancora vuote nonostante gli scorrimenti di graduatoria avvenuti. La situazione reale è che molti studenti attendono ancora l’erogazione della prima rata. L’Udu, Unione degli universitari, ci va giù duro pesante ancora una volta denunciando una situazione che ritengono gravissima e che, soprattutto, è reiterata. Ritardi che ovviamente vanno a causare tantissimi problemi a chi deve affrontare la quotidianità universitaria, sempre più costosa. La graduatoria uscita a fine aprile ha anticipato lo scorrimento definitivo che, secondo il bando, è previsto a giugno, riconoscendo a tutti gli studenti il beneficio della borsa di studio. Il paradosso è che pur essendo beneficiari su carta, gli studenti non hanno ricevuto di fatto il denaro della borsa di studio che gli spetta. La borsa di studio per gli studenti non può essere paragonata ad un rimborso spese. Non è il primo appello dell’Unione degli universitari questo, ma ora la protesta si fa più pesante e gli studenti chiedono alle autorità competenti di sbloccare al più presto il pagamento delle borse di studio. Il concetto è sempre lo stesso. Il diritto allo studio va tutelato e questo modo di fare crea una distanza enorme tra gli studenti e le istituzioni anche perché per l’unione questo va a compromettere anche la formazione.