Università d’Annunzio Chieti-Pescara: un open day per scegliere al meglio

L’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara apre le porte del suo campus con una giornata di open day rivolta agli studenti delle scuole superiori, provenienti anche da fuori regione. L’ateneo attrae tanti giovani con la sua ampia offerta formativa e con le tasse universitarie tra le più basse

Circa 23 mila studenti, 6 mila matricole ogni anno, due campus universitari nelle città di Chieti e Pescara e numerosi corsi di laurea, declinati in quattro aree: sanitaria, umanistica, sociale e scientifica. Sono questi alcuni dei numeri che raccontano l’Università d’Annunzio, punto di riferimento per l’offerta formativa del territorio, sempre più attrattiva anche per giovani che scelgono l’ateneo dannunziano, pur venendo da fuori regione.

E proprio per farsi conoscere dagli studenti delle scuole superiori, l’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara ha aperto le porte del suo campus con una giornata di open day rivolta alle future matricole, come ha spiegato al tg8 la professoressa Oriana Trubiani, delegata all’orientamento.

«La nostra Università attrae ogni anno circa 6 mila nuove matricole. Siamo tra le università italiane con le tasse più basse e disponiamo di un’ampia offerta formativa, ma anche di servizi e di un campus che è unico per la sua bellezza.»

Tra i tanti interventi, rivolti agli studenti e programmati nell’auditorium del Rettorato, anche quello di Giorgia Di Basilio, influencer e marketing manager, che proprio alla d’Annunzio si è formata.

«Gli anni trascorsi qui sono stati bellissimi. Ai ragazzi ho cercato di spiegare che quello che si apprestano a vivere è un percorso formativo che sarà importante.» Tantissimi gli studenti delle superiori, anche extraregionali, che hanno aderito all’Open day dannunziano, pieni di curiosità e prospettive per il futuro. «Proverò con Medicina», dice Marco, studente del Nautico di Ortona, che scaramanticamente aggiunge: «Se Dio vuole e con un po’ di fortuna, perché c’è un test d’ingresso che è molto complicato».

Il servizio del Tg8

Barbara Orsini: