Attende solo la sottoscrizione della convenzione operativa il progetto “Tread: da Ta and pRocesses in sEismic hAzarD”, finanziato dall’Unione Europea con circa 2,7 milioni di euro, che si occuperà dell’osservazione dei terremoti e delle valutazioni del rischio sismico e formerà 11 nuovi esperti
Per la prima volta l’università degli studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara è capofila di un progetto “Doctoral Networks-DN”, che sarà coordinato dal professor Bruno Pace, docente di Geofisica della terra solida presso il Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’ateneo. TREAD, che si occuperà di temi che vanno dall’osservazione dei terremoti, alla fisica dei terremoti, fino alle valutazioni della pericolosità e del rischio sismico; sarà attivo 48 mesi e formerà 11 nuovi esperti grazie ad una rete di ricercatori di altissimo livello scientifico, che copre conoscenze e pratiche di frontiera in campo osservativo, sperimentale e modellistico.
I futuri scienziati potranno contare sui docenti degli otto atenei e centri di ricerca aderenti al progetto: l’università di Chieti-Pescara, il Centre National de la Recherche Scientifique CNRS (Francia), la University Grenobles Alpes (Francia), la GEM Fondation (Italia), l’università di Padova, la University of Barcelona (Spagna), la University of Munich (Germania) e la University of Utrecht (Olanda).
“Siamo partiti – spiega il professor Bruno Pace, coordinatore del progetto Tread- dall’aver verificato le complessità inaspettate di recenti eventi sismici distruttivi, da quello del 2012 a Sumatra di magnitudo 8,6 fino al più vicino e recente terremoto del 2016 in centro Italia di magnitudo 6,5, e siamo giunti alla necessità di produrre una nuova generazione di modelli di previsione dei terremoti. È necessario formare scienziati in grado di affrontare le sfide della previsione dei terremoti in contesti tettonici complessi. A questa rigorosa consapevolezza – aggiunge il professor Pace – si unisce l’energia che vien dalla indubbia soddisfazione di aver ideato e avviato a realizzazione un grande progetto, altamente qualificato ed importante che vede la d’Annunzio come guida e punto di riferimento scientifico e didattico a livello europeo”.