Quella tra attività umane e presenza di animali selvatici è una convivenza possibile, e anzi auspicabile, solo grazie alla ricerca e alla scienza. È questo il tema, di strettissima attualità, al centro dell’evento internazionale “Wildlife capture and chemical immobilization” che da domani prende il via al Parco Nazionale della Maiella. Veterinari, biologi, ricercatori e studenti, provenienti da tutto il mondo, si confronteranno sugli ultimi aggiornamenti scientifici sulle tecniche di cattura e anestesia degli animali selvatici, sia a scopo di conservazione che di gestione.
“La disciplina delle catture degli animali selvatici è rappresentativa di come stia evolvendo l’interazione con gli uomini. Per secoli è stata utilizzata per intrappolare animali nelle arene e nelle esibizioni; negli ultimi decenni si è sviluppata a scopo di ricerca e di conservazione, consentendo in alcuni casi di salvare specie in via di estinzione. Nell’ultimo periodo i team di cattura sono impegnati anche nella risoluzione di interazioni difficili, come quelle generate da animali confidenti o problematici in aree urbane o fortemente antropizzate, contribuendo a un’utilità sociale e istituzionale. Il Parco Nazionale della Maiella ha sviluppato, in modo multidisciplinare e integrato, queste pratiche a beneficio soprattutto del lupo, dell’orso e del camoscio appenninico, e ha promosso in diverse occasioni lo scambio tra professionisti provenienti da diversi contesti e Paesi del mondo” ha dichiarato Simone Angelucci, responsabile Ufficio Veterinario del Parco.
L’evento, organizzato dal Centro Ricerche sulla Fauna Selvatica del Parco Nazionale della Maiella, si innesta in un momento critico del rapporto tra uomo e fauna selvatica. Da una parte l’eliminazione di habitat e specie autoctone, dovuta allo sviluppo economico e sociale, ha alterato l’equilibrio dell’ecosistema richiedendo un intervento urgente di conservazione di alcune specie. Dall’altra, l’abbandono delle aree rurali da parte dell’uomo spinge diversi animali a frequentare anche aree urbane.
Da qui la necessità di affrontare il tema della cattura degli animali selvatici con un’attenzione particolare al loro benessere. Lo sviluppo di buone pratiche di cattura meccanica e farmacologica, adattate al comportamento, alla fisiologia e al benessere degli animali sarà al centro del simposio, che si tiene a Caramanico Terme (Pescara) dal 19 al 21 ottobre.