Dopo lo stop, anche in Abruzzo, della somministrazione del vaccino AstraZeneca agli “under 60”, si cerca di garantire i richiami, con Pfizer e Moderna. Ma l’assessore Nicoletta Verì, al microfono del Tg8, si appella al Governo: “Scorte fino a domani, bisogna fare presto.”
Come noto, dopo i casi di trombosi registrati in Italia e la morte della diciottenne di Genova, il ministro della Salute Speranza ha deciso lo stop al vaccino AstraZeneca per chi ha meno di 60 anni. In giornata, intanto, in Abruzzo si terrà una riunione operativa con l’assessore Verì, esperti e tecnici, per analizzare la situazione con una richiesta precisa della Regione, alla struttura commissariale nazionale, per far sì che la carenza di vaccini non abbia effetti negativi sul crono programma della campagna vaccinale. In Abruzzo le dosi di scorta di Pfizer e Moderna coprono la sola giornata di domani poi le Asl dovranno riprogrammare in tempi record tutta la campagna vaccinale, guidata da Maurizio Brucchi, partendo dalle prenotazioni.
L’assessore Verì non vuole che venga rallentata una macchina “che sta funzionando e che vede l’Abruzzo al terzo posto in Italia per le somministrazioni”. Più della metà degli Abruzzesi è stata vaccinata. Lo stop di AstraZeneca per gli “under” 60 ha già rallentato le vaccinazioni.
Quanto ai tempi, l’assessore regionale alla sanità non può che specificare dipenda tutto dalle dosi in arrivo per effettuare i richiami a chi ha avuto la prima inoculazione con AstraZeneca con un altro vaccino, Pfizer o Moderna. Insomma, è corsa contro il tempo senza mai dimenticare la sicurezza dei cittadini.
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