Dieci anni fa, per i 100 anni dalla nascita del Pescarese illustre, al nostro microfono, Vaime definì Flaiano il suo mito. Il ricordo di Licio Di Biase, che collaborò per anni con lui, dello scrittore e sceneggiatore Enrico Vaime scomparso ieri a 85 anni.
Si è spento a 85 anni Enrico Vaime. Penna e anima del varietà, nato a Perugia nel 1936, Vaime era un amico illustre di Pescara e dell’Abruzzo. Con lui se ne va uno dei più brillanti autori radiofonici e televisivi. La sua produzione è sconfinata e include decine di titoli di grande successo e popolarità. Considerato un maestro dalle successive generazioni di autori, Vaime si è sempre distinto per l’intelligente ironia e il garbato umorismo. Così come il suo idolo, Ennio Flaiano. A ricordare la figura di Vaime, davanti alla statua inaugurata da lui stesso, in piazza Unione, il direttore dell’Aurum di Pescara, Licio Di Biase. Un ricordo all’insegna di un forte legame. Di Biase scrisse un libro con Vaime proprio sullo scrittore e sceneggiatore pescarese, Flaiano. Enrico Vaime fu legato anche ai Premi Internazionali Flaiano e nel 2010 fu ospite del Consiglio Comunale di Pescara proprio per celebrare la figura di Flaiano. Al microfono di Paolo Castignani, Vaime parlò di Flaiano come di un suo mito che ebbe la fortuna di conoscere e di lavorarvi insieme diventando così amici. “Non pesavano i 26 anni di differenza di età tra di noi – diceva Vaime -. Flaiano era un genio capace di usare l’ironia per celare quella malinconia che solo le persone più sensibili possono provare”.
Biografia di Enrico Vaime
Nato a Perugia il 19 gennaio 1936, entrò in Rai nel 1960 vincendo un concorso. Ha firmato per la tv circa 200 programmi, fra cui i varietà Quelli della domenica (1968), Canzonissima ’68 e ’69, Fantastico ’88 e, con Maurizio Costanzo, Memorie dal bianco e nero (Rai Uno); le fiction Un figlio a metà, Italian Restaurant, Mio figlio ha 70 anni. Con Costanzo anche la sua ultima esperienza in tv, S’è fatta notte, dal 2012 al 2016. Portano la firma di Vaime anche umerosi musical teatrali, soprattutto per la coppia Garinei e Giovannini. Fra le sue commedie musicali: Felicibumta, Anche i bancari hanno un’anima, La vita comincia ogni mattina e tante altre. Con Enrico Montesano fece Bravo, Beati voi e Malgrado tutto beati voi.
Tra le tante esperienze, anche trasmissioni televisive su Telemontecarlo, nel 1992, affiancando Luciano Rispoli come coautore dei testi per il varietà ‘La più bella sei tu’ e negli anni 2000 alcune trasmissioni su La7 come il nostalgico programma ‘Anni Luce’ che, attraverso spezzoni di film del passato e interviste ai protagonisti, analizzava l’evoluzione della società italiana dal secondo dopoguerra ad oggi. Sempre sulla stessa emittente era stato protagonista di ‘Omnibus’ e, successivamente, ospite fisso del programma ‘Coffee Break’, allora condotto da Tiziana Panella. In radio ha collaborato a centinaia di programmi e per decenni ha condotto ‘Black Out’, su Radio2 il sabato e la domenica mattina. Ha pubblicato tanti libri, fra cui ‘Amare significa’, ‘Tutti possono arricchire tranne i poveri’, ‘Le braghe del padrone’, ‘Perdere la testa’, ‘Non contate su di me’, ‘Black Out’, ‘Quando la rucola non c’era’, ‘I cretini non sono quelli di una volta’ e ‘Anche a costo di mentire’, ‘Gente per bene – Quasi un’autobiografia’.
Stava male da due anni: Maurizio Costanzo, suo grande amico che all’ANSA lo ha ricordato con commozione. “Eravamo un bel gruppo, io, Enrico, Marcello Marchesi, Italo Terzoli. Erano gli anni dei grandi varietà. Enrico era straordinario, la sua cifra era l’elegante ironia. Era la persona più ironica che abbia conosciuto, indovinava la battuta disarmante anche davanti ad un fatto clamoroso. Marcello Marchesi diceva che quando Enrico si passava un dito nel collo della camicia, stava per tirare fuori una battuta… Che dire? Mi sento più solo, mi pare una trincea… Mercoledì inizierò la nuova puntata del Costanzo show dedicandola a lui”.
Commosso anche Fabio Fazio che in diretta a ‘Che Tempo che fa’ ha parlato di una “gigantesca perdita, personalmente, per la sua famiglia, per i suoi amici, per lo spettacolo”, aggiungendo: “Ci lascia una lezione di gusto, di eleganza assoluta, da lui si imparava quello che si può o che non si può dire, aveva sempre una battuta illuminante”. E ancora il direttore de La7 Andrea Salerno che affida a twitter la sua tristezza: “La tv è a lutto, se ne è andato uno di quelli che ci ha insegnato come si fa” e il direttore di RaiNews24 Andrea Vianello, che sempre su twitter scrive: “Enrico Vaime, vedi alla voce genio. Mi mancherai Maestro” . Tra i primi a dare la notizia Fabio Di Iorio, responsabile dell’intrattenimento di Rai2 : “Enrico Vaime era la persona più bella, colta e intelligente del mondo. Non c’è più e siamo tutti tanto più poveri. Un abbraccio infinito a Monica e a tutta la famiglia”.
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