Scomparsa del fotografo Valerio D’Ettorre. Tra ricerche ed indagini, il mistero s’infittisce, al setaccio una vasta area della Majella.
Ultimo avvistamento lo scorso 6 ottobre al Rifugio Fusco, poi nessun’altra segnalazione per il fotografo teatino Valerio D’Ettorre di cui non si hanno più notizie da sabato 3 ottobre. Le ricerche continuano, soltanto ieri ben 4 elicotteri hanno sorvolato l’intera area della Majella, mentre una cinquantina di uomini, tra carabinieri, polizia, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino, stanno battendo palmo palmo, rifugi, declivi, dirupi, spingendosi fino al Morrone. Approfittando delle buone condizioni meteo gli specialisti del Soccorso Alpino si sono calati perfino nella Forre di Selva Romana, ma di D’Ettorre nessuna traccia. Le ricerche proseguono incessanti anche nella giornata di oggi, mentre, contestualmente, dal capoluogo teatino gli uomini della Squadra Mobile guidati da Francesco Costantini, stanno portando avanti accertamenti per capire quali sono stati gli ultimi passaggi che hanno indotto Valerio a scomparire nel nulla. Grazie alla collaborazione della nipote gli agenti sono riusciti a prelevare dal suo appartamento di Via Giovanni XXIII il telefono cellulare che stanno in queste ore analizzando, mentre sono stati svolti anche gli accertamenti bancari e non sarebbe emersa l’esistenza di un libretto postale offerto a garanzia ad un consigliere comunale che gli avrebbe fatto un prestito di 500 euro qualche giorno prima di sparire.