Altri due casi di Covid-19 riconducibili alla variante Delta in Abruzzo. Sono emersi dalle attività di sequenziamento eseguite dal laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università d’Annunzio, diretto da Liborio Stuppia. Riguardano un 80enne che era stato vaccinato e una giovane migrante. Entrambi sono stati ricoverati per precauzione nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Chieti.
L’uomo, con sintomi lievi, si apprende dalla Asl, è stato sottoposto a terapia monoclonale e rimandato a casa; la donna, con sintomi lievissimi, dopo una breve osservazione è tornata nella struttura in cui è ospitata, ai fini dell’isolamento domiciliare. Per quanto riguarda il caso dell’80enne, la Asl di Chieti ricorda che i vaccini non impediscono di essere contagiati e di risultare positivi, ma evitano nella maggior parte dei casi le forme acute della malattia. Attività di sequenziamento sono in corso anche da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo e nelle prossime ore sono attesi i risultati.
“Il numero dei casi non è inquietante, in Abruzzo non abbiamo focolai, ma sicuramente la situazione è da monitorare”. Parole queste di Liborio Stuppia, direttore del laboratorio di Genetica molecolare-
test Covid-19 dell’Università d’Annunzio.