Cresce il numero dei casi di variante Delta in Abruzzo: dieci nuovi casi vengono segnalati – dalla Asl – in provincia di Teramo, dopo i tre emersi nei giorni scorsi. “Ieri pomeriggio sono arrivati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale Caporale i risultati di alcuni dei sequenziamenti richiesti che hanno evidenziato altri 10 casi accertati di variante Delta”.
Almeno cinque, quattro in diversi punti del Teramano e uno a Lanciano, i focolai di Covid-19 riconducibili alla variante Delta emersi negli ultimi giorni in Abruzzo. Sono in corso le indagini epidemiologiche, il tracciamento dei contatti, l’esecuzione di nuovi tamponi e le attività di sequenziamento.
La Asl di Teramo parla di “10 casi derivanti da quattro focolai in diversi punti della provincia“. E, ancora:” Siamo in attesa di altri sequenziamenti, ormai possiamo dire che la variante Delta circola in provincia. Insistiamo nel consigliare prudenza nei comportamenti, considerato che il contagio dal soggetto positivo alla variante Delta avviene con contatti anche brevi”. Così il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia.
“Torno poi a raccomandare di vaccinarsi, concludendo il ciclo con la seconda dose. Un invito rivolto ai giovani, visto che buona parte dei contagiati con la variante indiana sono tali, ma anche agli adulti, dato che gli stessi giovani portano facilmente il virus in famiglia”.
“L’Ucat di Teramo – aggiunge Giandomenico Pinto, direttore dell’Ucat – già da tempo e tempestivamente ha effettuato circa 1.500 tamponi nell’ambito di questi cluster, tracciando tutti i soggetti risultati positivi con i relativi contatti, isolandoli a domicilio. E tutti i positivi vengono sottoposti a sequenziamento per la ricerca delle varianti”.
La Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, nel frattempo, comunica il tracciamento e l’isolamento di 6 casi e di altri possibili 5. Le persone contagiate si trovano tutte nel proprio domicilio e sono in buone condizioni. Una di loro è vaccinata. Per quanto riguarda le altre, alcune hanno fatto una sola dose. E’ risultata negativa, invece, un’anziana che aveva concluso il ciclo vaccinale con le due dosi.