L’imponente lavoro di analisi eseguito dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo rappresenta per la nostra regione anche un record nazionale per il numero di tamponi positivi al Covid sequenziati a caccia di varianti.
Un dato imponente di sequenziamenti visto che nell’ultimo mese in Abruzzo è stato analizzato il 21,75% dei campioni, a fronte di una media nazionale dell’8,7%, e oltre il 90% di questi proprio nei laboratori dell’istituto teramano.. Un lavoro di analisi genomica fondamentale per mappare in tempo reale le varianti ed intercettare le nuove mutazioni del virus. Inoltre, l’Istituto ha avviato delle importanti collaborazioni scientifiche con Libia, Tunisia e Namibia e ospitato i primi due ricercatori tunisini: nel 2022 ne arriveranno altri per formarsi a Teramo attraverso un progetto finanziato dall’Oms.
Nicola D’Alterio direttore generale IZS: “Ovviamente il problema non è solo italiano ma globale, ecco perché abbiamo avviato collaborazioni scientifiche con Libia, Namibia e Tunisia. La scorsa settimana abbiamo ospitato i primi due ricercatori tunisini, nel corso dell’anno e nel 2022 ne arriveranno altri per formarsi a Teramo attraverso un progetto finanziato dall’Oms, aspettiamo anche la visita delle Autorità sanitarie tunisine con le quali sono stati avviati ulteriori progetti che coinvolgono il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Ambasciata d’Italia a Tunisi: l’Italia è in prima linea nel sostenere la Tunisia nella lotta al Covid-19, è notizia di questi giorni che il nostro Paese ha donato un milione e mezzo di dosi di vaccino al governo del Paese nordafricano”.