Interrogazione urgente in Consiglio Comunale a Pescara del Pd sulla mancata applicazione dei contasecondi ai semafori del centro, nonostante la legge lo imponga
Dalla nota della Filt-Cgil sui semafori di San Giovanni Teatino alle imposizioni al Comune di Giulianova, sulle trappole tecnologiche nel nome della sicurezza stradale c’è ancora un pò troppa confusione. Ben vengano i T-Red ai semafori, i velocar per sanzionare giustamente chi confonde un centro urbano per una pista di automobilismo, ma quando le Amministrazioni Pubbliche dribblano specifiche prescrizioni in quello che comunque rappresenta un caos normativo sul quale la riforma del Codice della Strada sembra aver peggiorato le cose, più che chiarirle, l’urgenza di comprendere meglio la situazione, specie per gli automobilisti, si fa più incombente. Da qui l’interrogazione che il Gruppo Consiliare del Pd al Comune di Pescara presenterà alla prossima assise e la contestuale richiesta alla Prefettura, affinché i semafori, in particolare quelli del centro, si dotino di contasecondi. Su questo aspetto, vista la mancata risposta a già diverse sollecitazioni, sorge il dubbio che, considerando, dati alla mano, l’abbattimento tra il 70 e 80%, che il conta secondi determina sul numero delle sanzioni, tutta questa urgenza di installare i countdown ai semafori ovviamente non c’è:
“Il problema è che la legge impone la dotazione di contasecondi ai semafori – precisa Michela Di Stefano del Pd – ma fino ad ora abbiamo avuto risposte piuttosto evasive sul tema e intanto, in nome della sacrosanta sicurezza stradale, il Comune continua a fare cassa sulla pelle degli automobilisti, anche quelli più diligenti.”