Soddisfazione a metà da parte dei lavoratori di Tecnocall. Dopo l’annuncio dell’azienda di aver preso la commessa con Hera, i lavoratori parlano di situazione che tampona soltanto e che garantisce per un tempo limitato. Loro chiedevano l’applicazione della clausola sociale. Inoltre solo in 40 circa andrebbero sulla nuova commessa
Venerdì mattina al Comune dell’Aquila, alle 10.30, si terrà la conferenza stampa per le notizie sulla vertenza Tecnocall e sul salvataggio dei laboratori. Tuttavia, all’indomani della comunicazione dell’azienda, la soddisfazione dei lavoratori è solo a metà. Per le maestranze e per i sindacati si tratta di una soluzione tampone, visto che solo una parte di lavoratori, una quarantina, sarebbero indirizzati messi sulla commessa Hera, che ha preso l’azienda con altri interinali, mentre altri trenta resterebbero fuori.
Inoltre questa soluzione li garantirebbe per un anno e mezzo circa, mentre i lavoratori avevano chiesto la soluzione definitiva con la clausola sociale. Il cambio del committente con il passaggio a Hera, leader nel settore dell’energia elettrica e termica, è già avviato, ma secondo i lavoratori la vicenda non è stata gestita bene. La vertenza in Italia ha interessato circa 1500 lavoratori. Quelli aquilani hanno intrapreso una lunga battaglia portando all’attenzione la loro vertenza per non perdere il lavoro.
“Attualmente c’è un regime di cassa, spiegano, ma anche su questo le incertezze sono tante”.