Dopo la fumata nera nell’incontro in Confindustria la rabbia dei lavoratori della Riello arriva a Pescara con una manifestazione organizzata a piazza Salotto.
Si sono ritrovati poco dopo le 17 nel cuore della città al grido di “la gente deve sapere!” Una manifestazione organizzata da tutte le sigle sindacali impegnate insieme nella delicata vertenza che ha travolto 91 lavoratori, 91 famiglie. Sperano di sensibilizzare la città più popolosa d’Abruzzo, i tanti passanti in un giovedì di sole, la politica regionale: insomma, chiunque possa dar loro voce. Accanto ai lavoratori, tra gli altri, Riccardo Nunziato della Uilm UIL e Alessandra Tersigni della FIOM CGIL.
Nel frattempo un dossier dettagliato di tutte le vertenze occupazionali aperte in Regione è stato consegnato dall’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Pietro Quaresimale, al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Una lunga dolorosa lista che non risparmia nessuna zona d’Abruzzo.
Il dossier ripercorre i singoli profili vertenziali e le iniziative finora assunte dalla Regione a livello istituzionale.
“Alcune di queste vertenze – ha spiegato l’assessore – sono di rilievo nazionale, ma è chiaro che questa iniziativa tende a fare il punto tecnico e politico direttamente con il ministro
Giorgetti per un suo interessamento diretto e per l’apertura di tavoli nazionali”.
Nell’elenco figurano le vertenze di Betafence, Atr e Veco, ex Mercatone Uno, San Marco industrial, Hi Tech elettronica, ma anche quelle di recente costituzione: dal Gruppo Riello, che vuole chiudere lo stabilimento di Cepagatti, al Gruppo Brioni, il cui piano industriale prevede tagli per gli stabilimenti di Penne, Civitella Casanova e Montebello di Bertona. C’è poi un richiamo a parte per la Denso, la Pilkington automotive ed in particolare per la Sevel di Atessa.
“Sullo stabilimento che produce il Ducato l’attenzione dell’assessorato e della Giunta è massima – sottolinea Quaresimale -; sappiamo che l’Ad di Stellantis proprio in un recente intervento ad Atessa ha escluso delocalizzazioni di produzione, ma alcuni segnali non lasciano tranquilli sindacati e lavoratori a cominciare da alcune commesse la cui realizzazione è stata spostata in Polonia. In linea generale – conclude Quaresimale – nel dossier abbiamo anche indicato l’andamento delle vertenze nell’ultimo triennio in Abruzzo: tra il 2019 e il 2021 si contano 48 procedure di Cassa integrazione straordinaria autorizzate e 87 procedure di licenziamento collettivo avviate”.
Una parte del dossier, infine, è dedicata all’area di crisi complessa Val Vibrata-Valle del Tronto Picena e all’individuazione di azioni di politiche attive del lavoro su fondi di competenza regionale.