A distanza di un anno dal fallimento la fonderia Veco di Martinsicuro potrebbe essere messa in vendita a 7 milioni di euro. Sul fronte dalla Betafence di Tortoreto è stata finalmente firmata, stamane, la proposta avanzata nei giorni scorsi dalla proprietà alle sigle sindacali e cioè quella di prolungare da sei a 12 mesi i contratti di solidarietà.
A distanza di un anno dal fallimento la fonderia Veco di Martinsicuro potrebbe essere messe in vendita a sette milioni di euro. È questa la possibilità emersa durante la prima riunione del tavolo di crisi per l’azienda di Martinsicuro fatta alla presenza dei sindacati, dell’assessore regionale al lavoro Pietro Quaresimale, del sindaco Massimo Vagnoni e il curatore fallimentare Massimo Mancinelli. Durante l’incontro il curatore fallimentare ha presentato il piano di liquidazione. L’obiettivo è quello di trovare imprenditori interessati ma anche prorogare gli ammortizzatori sociali, per questo motivo sarà coinvolto il Ministero dello Sviluppo Economico. Durante la riunione i sindacati hanno anche chiesto l’unificazione dei tavoli per la Veco di Martinsicuro e per la Atr di Colonnella, entrambe fallite e con un possibile futuro nel settore dell’automotive.
Sul fronte dalla Betafence di Tortoreto è stata finalmente firmata la proposta avanzata nei giorni scorsi dalla proprietà alle sigle sindacali e cioè quella di prolungare da sei a 12 mesi i contratti di solidarietà previsti, così come chiedevano i lavoratori. Infine ad Ancarano i dipendenti della Elettropicena Sud sono in stato di mobilitazione. Il contrasto tra lavoratori e direzione aziendale ha fatto sì che le maestranze nell’ultima assemblea dello scorso 14 febbraio hanno deciso il blocco della flessibilità e degli straordinari e di altre iniziative questo a seguito del mancato rinnovo del contratto integrativo aziendale.