Villa confiscata ai rom, la Lega chiede intenzioni al Comune di Vasto. “È incomprensibile il silenzio dell’amministrazione Menna sulla villa di via dei Bontempi, immobile confiscato alla criminalità organizzata e nella disponibilità del Comune ormai dal 2014”.
Ad affermarlo i consiglieri comunali della Lega Davide D’Alessandro, Alessandra Cappa e Francesco Prospero attraverso un’interrogazione per chiedere al sindaco di Vasto Francesco Menna la sorte dell’edificio che dopo il tentativo di alienazione del Comune con due aste andate deserte per mancanza di offerte, da mesi non se ne conosce il destino. L’immobile del valore di un milione e 200 mila euro, fu confiscato a una famiglia di rom nell’ambito di un’indagine su un’attività di spaccio di droga, e doveva essere destinato a una funzione sociale come casa di accoglienza per minori con disagio. Fu assegnato al Comune di Vasto, come provento di attività illegali, dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati e sequestrati; la confisca venne disposta dal Gip di Vasto il 10 luglio 2010.
D’Alessandro, Cappa e Prospero chiedono se il Comune di Vasto “intenda o meno distaccarvi e insediarvi alcuni uffici della Polizia Municipale e altri uffici comunali, in modo da fornire utili servizi alla zona del quartiere Incoronata, in costante crescita abitativa” e se “intenda o meno intestare con urgenza la Villa a Falcone e Borsellino, come chiesto da più parti, in modo da dare alla cittadinanza, e soprattutto ai giovani, un chiaro segnale di riferimento alla legalità e alla giustizia”.