Nuovo appuntamento in tribunale per Vincenzo Angelini: Domani udienza per le “villette lager” alla luce della relazione della Commissione Sanità del Senato all’epoca presieduto da Ignazio Marino.
Fu proprio l’ex sindaco di Roma, nel luglio del 2009, a seguito di un sopralluogo in qualità di presidente della commissione sanità del Senato, a segnalare in un dossier dal quale scaturì l’inchiesta dei Nas, le gravi carenze nelle strutture protette di Torrevecchia Teatina. Un vero e proprio inferno, scrisse Marino, da li l’ordinanza dell’allora sindaco di Chieti Ricci per la chiusura immediata di quattro centri psichiatrici esterni a Villa Pini. Sei le persone indagate: Angelini, la moglie Anna Maria Sollecito e la figlia Chiara Angelini, oltre al coordinatore della struttura Giovanni Pardi; Claudio Cignarale e Vincenzo Recchione, ispettori della Asl. I primi tre sono imputati per aver tenuto aperte le strutture di riabilitazione psichiatrica non autorizzate, per abbandono di pazienti e truffa aggravata nei confronti delle Regioni Abruzzo e Marche, in quest’ultima ipotesi di reato coinvolto anche Pardi. Si parla di una cifra di circa 24 milioni di euro non dovuti per aver fatto passare – secondo l’accusa della Procura – pazienti non gravi come soggetti da curare in strutture protette, gonfiando, quindi, da 75 a 124 euro le spese di ricovero, inoltre, in concorso con Cignarale e Recchione, per aver omesso di segnalare le carenze presenti nelle strutture. Prevista, al processo, anche la testimonianza di Ignazio Marino, mentre si attendono tempi brevi per la conclusione del procedimento con la sentenza che dovrebbe giungere nel giro di pochi giorni, anche se non é escluso un rinvio, il tutto dopo solo alcuni giorni dalla condanna in primo grado a 10 anni per il crac di Villa Pini (leggi anche).