YouPol: anche in Abruzzo attiva l’app contro il bullismo

Dalla giornata di oggi è attiva, su tutto il territorio nazionale e quindi anche in Abruzzo, YouPol, la nuova App della Polizia di Stato,  contro il bullismo.

L’App per dispositivi Android e iOS, é scaricabile direttamente da Apple Store e Play Store, e  consente d’inviare segnalazioni alla Sala Operativa della Questura, anche in forma anonima, se si è testimone o si è venuto a conoscenza di episodi di bullismo o di circolazione di sostanze stupefacenti. YouPol nasce per consentire ad ogni cittadino, giovane o meno giovane, di concorrere al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita, perché abbiamo bisogno di cittadini sempre più consapevoli e che si facciano partecipi del sistema sicurezza. La Polizia di Stato, da sempre impegnata nella formazione civica dei ragazzi, con YouPol desidera coinvolgere gli adolescenti e responsabilizzarli sul rifiuto del consumo della droga e di ogni forma di violenza, realtà che troppo spesso restano sommerse e che sono fonte di emarginazione e grande sofferenza. Il Ministero dell’Interno, dal 14 aprile u.s., ha attivato la App in via sperimentale, coinvolgendo solo alcune Questure, tra le quali quella di Pescara. Va quindi detto che, sebbene il periodo sperimentale non sia stato ampiamente pubblicizzato perché si è deciso di ufficializzare il servizio solo in concomitanza con la sua attivazione su tutto il territorio nazionale, la Sala Operativa della Questura di Pescara ha comunque ricevuto, in meno di un mese, ben 5 messaggi. Essi sono stati inviati da persone che hanno comunque scelto di registrarsi regolarmente piuttosto che rimanere anonime e che hanno utilizzato la App per segnalare situazioni di disagio da parte di alcuni minori, non tutte riconducibili al fenomeno del bullismo o  della droga, ma comunque denotanti sensibilità ed attenzione verso le problematiche giovanili. Le segnalazioni ricevute non rivestivano carattere d’urgenza, nel senso che non era necessario un intervento immediato e sono state gestite poi dagli uffici competenti della Questura, come l’Ufficio Minori e la Squadra Mobile. Tra di esse, quella di un ragazzo maggiorenne che ha riferito dell’uso di droga di un suo giovane amico, oppure quella di una mamma preoccupata per il figlio adolescente che veniva ripetutamente offeso e denigrato su di una piattaforma virtuale sulla quale si era registrato, che consente a chiunque di pubblicare commenti anonimi che spesso si trasformano in insulti e cyberbullismo. E’ opportuno riportare alcune informazioni sul funzionamento della App YouPol: innanzitutto, dopo avere scaricato gratuitamente la App e dopo avere effettuato il download, è necessario installarla sul proprio telefonino per utilizzarla; è importante sapere che è possibile accedere all’applicazione sia registrandosi con le proprie generalità, ma anche in forma anonima e che non è obbligatorio compilare i campi riferiti alla propria casella di posta elettronica oppure al proprio numero di telefono cellulare e ciò per garantire la condizione di anonimato, soprattutto se si ha paura di ritorsioni. Attraverso la App è possibile: 1) inviare un messaggio di testo per segnalare il fatto; cliccando su questa opzione, si apre un menù a tendina che consente di selezionare l’argomento, ovvero bullismo oppure droga, a riprova che la App è stata ideata per fronteggiare e contrastare questi due fenomeni; pur rimanendo nell’anonimato, è importante indicare bene i nomi delle persone coinvolte, il luogo cioè la città/comune, la via, la scuola dove esso accade, la sintesi del fatto di cui si è a conoscenza, senza avere alcun timore ed alcuna remore perché sarà poi compito dei poliziotti approfondire; inoltre, importantissimo, è possibile allegare, in maniera semplice e veloce, anche foto oppure video riguardanti il fatto che si sta segnalando; 2) far partire la chiamata d’emergenza al 113, ricevuta dalla Sala Operativa della Questura.    L’operatore di polizia che visualizzerà il messaggio oppure riceverà la telefonata d’emergenza, valuterà se inviare subito una pattuglia, ad esempio se la segnalazione riferisce di un’aggressione in atto da parte di bulli oppure riguarda uno spaccio di droga, oppure se smistare la segnalazione agli uffici deputati come la Squadra Mobile o l’Ufficio Minori dell’Anticrimine per i dovuti approfondimenti. Resta il fatto che se vi è la necessità di segnalare un fatto che sta accadendo e mette seriamente in pericolo l’incolumità di chi è coinvolto, è sempre operativo il servizio di stampo più tradizionale e collaudato del 113 oppure del 112. Questa mattina, i poliziotti di Quartiere della Questura di Pescara, da sempre impegnati nelle attività di prossimità con i giovani, stanno girando in alcune scuole per consegnare il volantino informativo della App YouPol, allegato anche al presente comunicato stampa e di cui è gradita la pubblicazione.   Dati alla mano, a livello nazionale, dall’avvio del progetto ad oggi, i download effettuati sono stati più di 118.000, le segnalazioni per casi di bullismo 1152, quelle per uso di sostanze stupefacenti 2132, per un totale di circa 3283 segnalazioni giunte in Questura solo attraverso l’uso di YouPol.

 

Luca Pompei: