Oggi a Pescara, in via Raiale, incontro tra Confindustria Chieti Pescara e le associazioni sindacali e imprenditoriali sul regolamento di funzionamento del Comitato di indirizzo ZES Abruzzo
L’incontro con le associazioni regionali datoriali e di categoria e le imprese, convocato dal commissario ZES Abruzzo Mauro Miccio, è stato dedicato al confronto sulle opportunità di crescita e investimento derivanti dalla Zona economica speciale.
Il Commissario Miccio ha presentato lo stato degli investimenti e delle opere della ZES Abruzzo:
“Questo incontro istituzionale è stato molto importante per rafforzare il rapporto con imprese e sindacati, un doppio piacere per me potere condividere, ancora una volta, con le forze economiche del territorio, un racconto compiuto dei progetti ricadenti nella normativa ZES 8 e riflettere su come utilizzare proficuamente il tempo rimanente per l’applicazione di questa normativa. Al contempo è stato fondamentale un confronto su quali opportunità potranno essere colte con la nuova ZES UNICA.”
Miccio ha inoltre ringraziato il Presidente di Confindustria Abruzzo Silvano Pagliuca per la preziosa disponibilità e fattiva collaborazione nella promozione e organizzazione dell’incontro.
Il presidente Pagliuca ha aggiunto:
“Confindustria Abruzzo ha avuto il piacere di ospitare oggi questo incontro che ci ha permesso di approcciare con proattività l’attuale situazione della normativa ZES, grazie agli aggiornamenti portati dal Commissario Miccio. Assieme ad associazioni di categoria e sindacati, come già fatto in passato, continueremo a sollecitare tutte le autorità e istituzioni competenti per garantire un futuro di sviluppo per la nostra Regione, nel contesto italiano ed europeo. Le ZES (Zone economiche Speciali) stanno ridisegnando la geografia planetaria e decideranno il futuro di imprese e lavoratori. Si tratta quindi di una opportunità che non possiamo perdere. La ZES è importante per il Mezzogiorno, può essere paragonata ad una piattaforma logistica del Mediterraneo, al centro degli scambi tra Nord Africa, Medio ed Estremo Oriente e Europa. Il nostro Mezzogiorno ha un PIL uguale o superiore a Paesi quali Repubblica Ceca, Portogallo Irlanda, Danimarca, Grecia, tuttavia sotto il potenziale che potremmo esprimere perché purtroppo pesano le infrastrutture mancanti.”