Firmata oggi dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, l’ ordinanza che limita i nuovi confini sia della zona verde del centro storico, quella dove sarà possibile accedere liberamente, sia della zona rossa, cioè quelle parti di città interdette alla popolazione perché pericolose.
Un atto che arriva dopo le polemiche che ci sono state nei giorni scorsi tra il primo cittadino e l’amministrazione comunale – per i quali il centro è sicuro – e il prefetto, Francesco Alecci, che ravvisa invece una “pericolosità eccessiva” in alcune zone del centro, esortando una rivisitazione della mappa delle criticità. In particolare, nell’ordinanza vengono previste multe da 50 a 500 euro per chi violerà i confini. Secondo quanto si è appreso, verrà confermato zona verde tutto l’asse centrale, ossia corso Vittorio Emanuele e corso Federico II. Anche alcune delle principali traverse saranno stabilite come ‘verdi’, in quanto ospitano palazzi recuperati, oppure saranno transitabili sino alla parte iniziale dei cantieri. I quali, naturalmente, resteranno percorribili dagli operai: off limits, invece, con appositi cartelli e transenne per i cittadini.
Le chiusure principali riguardano le cosiddette ‘zone di guerra’: in particolare quella di via Campo di Fossa, dove si trovano cavità sotterranee naturali che nella notte del 6 aprile 2009 inghiottirono anche delle auto. Dopo le rassicurazioni ieri anche dell’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, che ha esortato insieme a Cialente, l’apertura dei cantieri pubblici che non compete al Comune, sulla questione intervengono anche i consiglieri dell’opposizione Vincenzo Vittorini ed Ettore Di Cesare di “Appello per L’Aquila che vogliamo”.
“Speriamo che le verifiche avviate nelle prime ore arrivino a compimento e si possano definire le aree effettivamente a rischio da quelle che possono e devono rimanere accessibili”, dichiarano, i quali ricordano che l’ultima perimetrazione della zona rossa risale a quasi 4 anni fa. Quanto alle condizioni di sicurezza, i due consiglieri spiegano anche che “il centro storico dell’Aquila, ad esclusione di alcune arterie principali, da oltre 3 anni risulterebbe quindi interdetto a cittadini e turisti che invece lo attraversano tranquillamente”.
Per i cittadini, invece, il centro storico è sicuro, anche se proprio lungo il corso con la scossa del 24 agosto è caduto un pezzo di cornicione dal complesso in cui si trova anche l’ex museo di Santa Maria dei Raccomandati, alla cui base è stata posta una transenna in via precauzionale.