Museo Nazionale Chieti, nuove sezioni espositive dedicate ai popoli dell’Italia antica sono state allestite nella struttura di Villa Frigerj.
Con queste nuove vetrine dedicate alle popolazioni italiche degli Equi, dei Sabini, dei Marsi e dei Pretuzi si conclude una tappa del rinnovamento del Museo Archeologico Nazionale di Villa Frigerj che è caratterizzato da un percorso secondo sistemi etnico-territoriali. In tal modo è reso evidente il segno distintivo dell’Abruzzo: la segmentazione di entità etniche molto caratterizzate in epoca storica, dal comprensorio Vestino all’area Sangritana, dalle tribù confinanti con il Lazio a quelle a contatto con il mondo Piceno e a quelle insediate nell’area centrale.
Nel 2011 fu ristrutturato il primo piano,dedicato alle popolazioni Vestine, ai Marrucini, ai Peligni e ai Carricini, con la nuova collocazione del Guerriero di Capestrano al piano terra nel suggestivo allestimento di Mimmo Palladino.
È quindi percepibile, dall’esposizione e dai continui riferimenti, come la collocazione geografica, politica ed economica di queste popolazioni antiche sia da inserire nell’ambito degli scenari più vasti del Mediterraneo e dei territori oggi compresi in Europa.
Importanti e inediti sono i reperti esposti, tra i quali spicca una fibula in bronzo di quasi tremila anni fa, rinvenuta nella necropoli di Pizzoli sulla quale è raffigurata una scena di caccia, una delle principali attività delle antiche popolazioni italiche che abitavano l’Abruzzo.