Perdonanza Unesco, tutto rinviato al prossimo anno

Salta il binomio Perdonanza Unesco almeno per ora: non sarà patrimonio immateriale. La notizia già comunicata a Cialente.

L’annuncio ufficiale arriverà, probabilmente, al termine della giornata di oggi ma la notizia, in via ufficiosa, è stata comunicata al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente già mercoledì sera. La Perdonanza Celestiniana non sarà, per il momento, patrimonio immateriale dell’umanità. La commissione Unesco, riunita in questi giorni in Namibia, ha respinto la domanda di accoglimento presentata dall’Italia, chiedendo approfondimenti su un paio di aspetti che a qualche funzionario, evidentemente, non devono essere sembrati chiari. “Questioni formali e non sostanziali”, chiariscono però i rappresentanti del comitato promotore. Smentite dunque le voci circolate nei giorni scorsi, secondo le quali, a far saltare tutto, sarebbero stati alcuni paesi arabi che si sarebbero opposti alla candidatura Perdonanza per motivi religiosi. Quella dell’Unesco dunque non è una bocciatura ma un semplice rinvio, come si sono affrettati a dire a caldo sia Cialente sia quanti, in questi anni, hanno lavorato alla preparazione della candidatura, lanciata dal noto linguista di origini abruzzesi Francesco Sabatini nel 2012 e formalizzata ufficialmente nel 2014. Se ne riparlerà, pertanto, nel 2016. Il ministero dei Beni culturali infatti ha già fatto sapere che l’Italia continuerà a puntare sulla Perdonanza, quale unica candidatura, anche l’anno prossimo. Ma c’è chi è convinto che la decisione dell’Unesco non vada accolta come una iattura, visto che la Perdonanza, anche nell’agosto del 2016, dovrà fare a meno della basilica di Collemaggio la cui riapertura è prevista nel 2017. Lo slittamento consentirà insomma di guadagnare tempo per recuperare altri pezzi di città e dare una sistemata ad aspetti della manifestazione che appaiono ancora frutto di una certa improvvisazione.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.