Resta acceso il dibattito sulla riforma del Mibact che prevede per ogni regione un’unica Sovrintendenza. Chieti replica alle posizioni che giungono da L’Aquila: qui la sede naturale, affermano sindacati e comitati.
Si accendono posizioni in difesa del campanile, sulla decisione del ministro Franceschini di accorpare in ogni regione le sovrintendenze alle belle arti e del paesaggio all’interno di quelle archeologiche, che porta in Abruzzo all’individuazione di Chieti (dove appunto ha sede la prima) come unica sede regionale futura. Una scelta che, come abbiamo evidenziato nei giorni scorsi in quest’altro articolo, a L’Aquila viene contestata, anche a causa della incoerenza tra il testo del decreto ed un suo allegato.
Oggi le prese di posizione da Chieti. Il sindacalista della Uil Giuseppe La Spada e Giampiero Perrotti del comitato pro rilancio di Chieti hanno sottolineato come a L’Aquila resti la titolarità della Sovrintendenza unica per il cratere almeno per altri 10 anni, e che dunque non vi è alcuna sfida campanilistica.
Le loro dichiarazioni al Tg8:
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