A testimonianza del successo, anche emotivo, di un progetto destinato a non restare isolato c’è anche un cortometraggio: nelle immagini i bimbi di una scuola di canto insieme ad un gruppo di detenuti del carcere pescarese per uno spettacolo non solo musicale.
Verrà proiettato all’Aurum, sabato prossimo alle 10.30, il cortometraggio realizzato all’interno del carcere pescarese di San Donato dove 450 tra bimbi della ‘Scuolacantora’ e alunni del Comprensivo 1 hanno trascorso il tempo necessario per conoscersi, innanzitutto, e poi allestire uno spettacolo musicale andato in scena al Teatro Massimo. Con i piccoli coristi, coordinati dal M° Zappone, anche molti genitori entusiasti di vivere coi propri figli un’esperienza che ha lasciato in tutti un segno indelebile. Vedere tanti bimbi indicare gioiosi al vicino di coro, detenuto con chissà quale storia, il rigo esatto del brano da cantare fa tenerezza: sentire l’armonia anche spirituale che si è creata giorno dopo giorno, prova dopo prova, fa riflettere. ‘Reinserire i detenuti è possibile anche e soprattutto con esperienze del genere – ha detto al nostro microfono il direttore della Casa circondariale Franco Pettinelli -, questi bambini e le loro voci hanno creato un ponte con la società esterna al carcere, quella che attende i detenuti dopo aver scontato la propria pena’. Un progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e promosso dal Comune di Pescara: un cortometraggio che va oltre le riprese, un documentario che anche per la scuola che vi ha preso parte ( il Comprensivo 1 di Pescara) resterà indelebile nella memoria dei più piccoli.