La Fondazione Dean Martin ha premiato don Bruno Giuliani, già Abate Generale della Congregazione dei Canonici Lateranensi: nato a Capestrano nel 1930, Don Bruno premiato “per il suo impegno in Sud America”.
Dal 1968 in Brasile dove ha svolto la sua attività pastorale, tra la gente di San Paolo, nel 2000 è stato Superiore Generale dell’Ordine della Congregazione dei Canonici Lateranensi che rappresenta la più antica forma di vita comune tra i sacerdoti. Terminato il secondo mandato di Superiore Generale ( nel 2012), su suo espresso desiderio ha fatto ritorno in Brasile. Esperto teologo, profondo conoscitore della cristianità nei Paesi dell’America Latina, don Bruno ha rifiutato negli anni prestigiosi incarichi ad eccezione della nomina a Superiore della Grande Comunità in San Paolo del Brasile e di formatore degli studenti di teologia. “Due anni fa – ha raccontato la presidente della Fondazione Dean Martin, Alessandra Portinari – avevamo già contattato don Bruno per conferirgli il Premio Dean Martin, ma i suoi impegni in Brasile hanno impedito il suo rientro in Abruzzo. Quest’anno quindi siamo particolarmente felici e onorati di averlo nella sua terra d’origine essendo nato a Capestrano”. In questi giorni in visita pastorale Italia, A Don Bruno il 9° Premio Dean Martin ” come riconoscimento per i suoi tanti sforzi a favore delle categorie più svantaggiate”. Tra i principali sostenitori, in Brasile, della necessità sociale di un sistema sanitario anche per le persone di ceto basso, come Abate Generale a Roma, nella parrocchia di San Pietro in Vicoli, Don Bruno Giuliani ha sempre accolto gli ultimi insegnando loro un mestiere per poter vivere in maniera autonoma. “Un grande abruzzese – ha concluso la Portinari – che ha lasciato la sua terra e la sua famiglia per poter creare valore nel mondo: in questo modo ha realizzato il suo sogno americano, spirito che contraddistingue tutti i premiati del Dean Martin”.