Paolo Tocco, un cantautore abruzzese in corsa per il Tenco

Il cantautore teatino Paolo Tocco, il suo ultimo album fra i 50 più belli dell'anno

“Il mio modo di ballare” del teatino Paolo Tocco è tra i 50 album più belli dell’anno. A ottobre, al teatro Ariston, la sfida i big della musica italiana.

 

Il duello arduo è con cantautori del calibro di De Gregori, Cammariere, i Subsonica e tanti altri, ma la sfida è talmente importante che si deve tentare. E già essere stati scelti è un vero premio. Stiamo parlando di Paolo Tocco, cantautore teatino di 35 anni il cui ultimo lavoro, “Il mio modo di ballare”, è stato inserito tra i 50 in corsa per la targa Tenco come Album dell’anno: una sorta di Oscar della canzone d’autore per chi lo vince.

I premi saranno consegnati dal 22 al 24 ottobre nell’ambito di “Fra la via Aurelia e il West – dedicato a Francesco Guccini”, la nuova edizione del Premio Tenco, in programma al Teatro Ariston di Sanremo.

Quello che per il club Tenco è tra i dischi più belli dell’anno è infatti un prodotto made in Abruzzo. Fatta eccezione per Claudio Esposito (chitarrista e produttore napoletano), per la cantante di origini etiopi Helen Tesfazghi che presta la sua voce nel brano “D’oro e di pane” e per il pianoforte di Vincenzo Murè, tutto il team di lavoro è abruzzese.

Alla realizzazione dell’album ha contribuito tutta la squadra della casa di produzione teatina Protosound records. La produzione artistica è firmata da Domenico Pulsinelli che ha suonato i sint e curato le programmazioni. E ancora l’immancabile Giulio Berghella al basso, ma anche Giuliano De Leonardis (Equipe 84) al basso fretless, Carlo Porfilio alla batteria, Walter Caratelli alla batteria swing e alle percussioni, Angelo Tracanna al contrabbasso, Gabriel Rosati ai fiati, Elena Dragani altra voce femminile, Simone Agostini alla chitarra fingerstyle e bouzouki greco, Daniele Di Diego alla chitarra classica 7 corde, Marco Di Blasio alla fisarmonica e Francesco Pulsinelli alla chitarra semi-acustica.

Un team nostrano che ora dovrà superare il giudizio di oltre 200 giornalisti e critici musicali. L’album scelto dal Tenco fra i 50 più belli dell’anno è dedicato al padre “che non può più camminare come una volta”, dice il cantautore, e racconta anche le mille sfaccettature dell’ipocrisia. “Ognuno in questa vita ha il suo modo di stare al mondo, il suo modo di ballare. L’ipocrisia che subiamo o che viviamo coscientemente, l’ipocrisia che ritroviamo in un sentimento nobile come l’amore o nell’accettazione forzata di una malattia, ma anche l’ipocrisia che non credevamo ci potesse appartenere”, dice.

Undici nuove canzoni cariche di tante emozioni e di ricche simbologie, dalle ballate della classica canzone d’autore italiana all’elettronica contemporanea, da un certo tipo di etnia mediterranea all’Islanda dei Sigur Ross. Troveremo lo swing, il pianoforte e voce, qualcosa del soft rock americano di Jackson Browne e il pop rock nostrano.