Pescara: in occasione della giornata internazionale dei diritti del migrante domani alle 21 al teatro Massimo andrà in scena “Rosamara – Storie di donne migranti”.
Lo spettacolo teatrale musicale si inserisce nella rassegna “Musica e Società”. Sul palco l’attrice e cantante internazionale Saba Anglana, impegnata in prima linea nelle questioni dell’immigrazione, la pescarese Tiziana Di Tonno e l’orchestra femminile del Mediterraneo, diretta da Antonella De Angelis.
Dopo il successo di “Ad Auschwitz c’era un’orchestra femminile”, arriva la storia “Rosamara” che racconta di due donne vissute in epoche differenti: la prima, Rosa, è siciliana, ed è partita per l’America i primi del Novecento, durante il primo grande fenomeno dell’emigrazione; l’altra è Amara, una giovane eritrea di oggi costretta a lasciare il proprio Paese in cerca di una vita migliore. Tra le due si stabilisce un dialogo speculare al femminile, in cui le attrici si incontrano solo alla fine in uno spazio onirico e senza tempo. Due storie di donne che a distanza di un secolo vivono le stesse problematiche dell’emigrazione e che alla fine dovranno fare i conti anche con la diseguaglianza che colpisce spesso l’universo femminile.
A firmare il testo è Roberto Melchiorre, scrittore e drammaturgo. Oltre alle due attrici, altra protagonista sul palcoscenico è l’orchestra femminile del Mediterraneo, che, interpretando il mare, creerà atmosfere magiche e suoni tipici del Sud del mondo, eseguendo brani di Arvo Part, Giovanni Sollima, Saba Anglana e Fabio Barovero. Le scenografie sono di Francesco Vitelli; gli arrangiamenti di Antonella De Angelis e Walter Gaeta. La regia è di Anglana, De Angelis, Di Tonno e della giornalista Alessandra Portinari.
height=315“Come in tutti gli eventi della rassegna Musica e Società – spiega Alessandra Portinari, presidentessa della Fondazione Dean Martin – durante la serata di domani verrà effettuata una raccolta fondi per l’associazione I Colori della Vita a sostegno del progetto “Il sorriso nel cuore”, per l’acquisto di parrucche tricologiche e reggiseno post-operatorio da donare a donne sottoposte a cure chemioterapiche, con lo scopo di provare a rendere meno traumatica l’esperienza dolorosa della malattia”.