“#PA Social: nuovi linguaggi per cittadini e amministrazioni” è il tema del convegno di oggi a Pescara, promosso dalla Presidenza della Giunta regionale d’Abruzzo, con il patrocinio dell’Agenzia per l’Italia digitale.
Esperienze di pubbliche amministrazioni nazionali e locali si confrontano sulla comunicazione on line, rappresentando un panorama che va consolidandosi e ampliandosi e, in qualche caso, innovando ulteriormente il rapporto tra cittadini ed enti pubblici. Saranno presi in esame sia i social network più diffusi come facebook e twitter e sia le chat come whatsapp e telegram.
Il moderatore, direttore della testata www.cittadiniditwitter.it, Francesco Di Costanzo: “La Regione Abruzzo è stata la prima che ha colto l’invito ad accogliere il dibattito, dopo gli Stati generali sulla nuova comunicazione pubblica che si è tenuto a novembre a palazzo Chigi. In quella sede si decise di portare #Pa Social sui territori”.
Tre tavole rotonde, moderate da Di Costanzo. La prima dedicata a “Facebook e Instagram: rendere la Pubblica Amministrazione più aperta e connessa”. Con Laura Bononcini, head of Public Policy – Facebook e Instagram Italia; Roberta Maggio, coordinatrice redazione web, Palazzo Chigi, Guseppe Ariano, social Media Manager del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Antonella Tollis, responsabile Ufficio Informazione Istituzionale della Regione Abruzzo; Marco Virno, coordinatore e responsabile delle attività sul web e sui Social, Servizio Informazione e Accoglienza Turistica della Direzione Sviluppo Economico e del Turismo della Regione Abruzzo; Simona Cortona, social Media Manager del Comune di Perugia.
La seconda tavola rotonda intitolata “Twitter: velocità e tempo reale al servizio delle amministrazioni” con Livia Iacolare, manager of Media Partnerships di Twitter Italia; Francesco Nicodemo, consigliere per la Comunicazione di Palazzo Chigi; Alessandra Migliozzi, capo Ufficio Stampa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca; Caterina Perniconi, capo Ufficio Stampa del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Sandro Giorgetti, coordinatore Social Media Team – Regione Marche. La terza tavola rotonda tratterà il tema “WhatsApp e Telegram: le chat per un nuovo rapporto Cittadini/PA”. Ne parlano: Marco Laudonio, dirigente Ministero Economia e Finanze; Cristiano Lucchi, Ufficio Stampa Regione Toscana; Antonio Ponzo Pellegrini, assessore con deleghe alla Smart City, Suap, Commercio, Agricoltura e Attività produttive del Comune di Empoli; Barbara Ulisse, responsabile del Servizio Comunicazione del Comune di Ancona.
Hanno portato i loro saluti il docente senior dell’Università D’Annunzio, il professor Piergiorgio Landini, Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta . Il governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso ha detto che : “Oggi è impensabile immaginare l’attività della pubblica amministrazione, senza l’immediatezza e la pervasività dei social network. In passato la figura taumaturgica era rappresentata dal sovrano, che sapeva di più e prima degli altri. Oggi, invece, questa opportunità è patrimonio non solo di chi governa o ricopre cariche istituzionali, ma è stata trasferita sui cittadini, che sono i veri protagonisti di questa straordinaria energia vitale. I social network non solo favoriscono la partecipazione consapevole dei cittadini, ma sono uno strumento per garantire la piena rendicontabilità di tutte le attività della pubblica amministrazione, rendendo tracciabili anche i procedimenti più complicati. “Grazie ai social si è venuta a creata una nuova classe dirigente diffusa, che molti immaginano invisibile, ma che invisibile non è. Ed è rappresentata da tutti quei cittadini che effettuano una sorta di controllo sulle attività e sugli arretrati della pubblica amministrazione, fornendo non solo suggerimenti ma segnalando anche ciò che non va”.
A margine del convegno, a proposito di trasparenza, D’Alfonso ha parlato anche della multa arrivata dal Comune di Teramo che non sarebbe stata pagata dal suo predecessore. D’Alfonso ha puntualizzato che la trasparenza social serve anche a questo, snocciolando i numeri delle contravvenzioni ricevute, quelle pagate e quelle vinte tramite ricorso.
Le dichiarazioni di D’Alfonso: