Sono state presentate, questa mattina a Pescara, le iniziative organizzate in Abruzzo per la conservazione del Fratino, il piccolo uccello nidificante anche sulle spiagge della nostra regione.
Il Fratino è tutelato da normative comunitarie e nazionali perché in consistente diminuzione in Europa. Da alcuni anni il WWF Abruzzo, sotto il coordinamento dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, collabora con numerosi gruppi di volontari portando avanti iniziative per la tutela del Fratino: campagne di individuazione e monitoraggio dei nidi presenti sulla spiaggia, giornate di pulizia a mano di tratti di litorale interessati dalla presenza di nidi, attività di comunicazione e programmi di educazione ambientale con le scuole. Le iniziative sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa presso la libreria Qui Abruzzo.
I risultati delle attività condotte nel 2015 in Abruzzo sono stati presentati il 30 aprile scorso al Workshop nazionale svoltosi a Comacchio, al quale ha preso parte anche Fabiola Carusi, responsabile regionale per il WWF Abruzzo del Progetto “Salvafratino”. Nel 2015 i volontari e gli operatori del progetto “Salvafratino” hanno monitorato i nidi realizzati in 11 località lungo la costa abruzzese. Sono state seguite 123 uova deposte e il 48% di queste sono arrivate alla schiusa. Durante il Workshop sono state illustrate anche le tante attività organizzate: ad Alba Adriatica, grazie alla volontà dell’Amministrazione Comunale e alla collaborazione del WWF, è stata creata una “Spiaggia del Fratino e del Giglio di Mare”, prima in Abruzzo, delimitando un tratto di spiaggia dedicato alla tutela del Fratino e, più in generale, alla tutela della biodiversità litorale; a Vasto sono state effettuate importanti sperimentazioni di spostamento dei nidi più a rischio; in quasi tutti i comuni costieri sono state organizzate giornate di informazione e piccole attività di tutela con scuole e gruppi scout e sono stati apposti cartelloni esplicativi sull’importanza della tutela del Fratino.
“Il confronto con le altre realtà regionali al Workshop di Comacchio”, ha dichiarato Fabiola Carusi, “è stato molto proficuo. L’Abruzzo è una delle regioni che organizza più iniziative per la tutela di questo piccolo trampoliere. Stiamo lavorando per far comprendere a tutti che la salvaguardia del Fratino non rappresenta un ostacolo per le attività balneari, ma anzi può costituire un valore aggiunto. Finalmente alcune Amministrazioni, come quelle di Pineto e di Giulianova, iniziano a prendere consapevolezza adottando nel regolamento comunale i suggerimenti inviati dal WWF. E anche alcuni balneatori iniziano a collaborare attivamente. Del resto la tutela di questo uccello, oltre a rappresentare un preciso obbligo di legge, è anche un investimento promozionale per il territorio: da quest’anno la FEE ha deciso di inserire tra i criteri di aggiudicazione della Bandiera Blu anche i parametri che riguardano la tutela del Fratino, oltre a quella della tartaruga Caretta Caretta”.
Anche nel 2016 le iniziative messe in campo sono molte a partire dal censimento dei nidi che si svolgerà, in contemporanea con quelli svolti in tutta Italia, dal 10 al 22 maggio e per i quali è possibile fare attività di volontariato aderendo al progetto “Salvafratino”.
E domani, domenica 8 maggio, a Pescara si svolgerà un’altra importante attività di volontariato: dalla ore 8:30 in località Madonnina (ingresso vicino al Ponte del Mare), i volontari del WWF e del Progetto “Salvafratino” saranno al lavoro per posizionare recinzioni per salvaguardare i nidi di Fratino.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche Leone Cantarini, Presidente dell’Area Marina Protetta di Torre di Cerrano, da sempre impegnata nella tutela della specie lungo i tratti di costa del perimetro del parco, ma che svolge anche un importantissimo ruolo di coordinamento delle iniziative di tutela lungo l’intera costa regionale.
“Da quest’anno, grazie al WWF e ai volontari che siamo riusciti a coinvolgere” ha dichiarato il Presidente Cantarini, “il progetto SalvaFratino dell’Area Marina Protetta è divenuto il fulcro delle attività, lungo l’intera costa abruzzese, per la conservazione di una specie così rara. Ciò ci rende orgogliosi perché vediamo che la nostra opera di protezione della natura si allarga anche a zone fuori parco. Aree dove non sempre ci si rende conto di avere importanti valori ambientali da conservare per consentire la tutela di specie migratrici”.
E proprio per informare tutte le Amministrazioni Comunali anche quest’anno il WWF Abruzzo ha inviato a tutti i comuni costieri delle semplici linee guida de seguire.
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