La proposta dell’artista, Vincenzo Pellegrini, al Comune di Pescara: “Perché non mettere la mia opera, il Dado di d’Annunzio, per riempire il vuoto del Calice di Toyo Ito?
“Vorrei lanciare un’appello al Comune di Pescara e alla Regione Abruzzo: perché non riempire il vuoto lasciato dal calice di Toyo Ito con il mio Dado di d’Annunzio?”, così l’artista abruzzese Vincenzo Pellegrini lancia un appello al Comune di Pescara, affinché nella centralissima piazza Salotto, lì dove c’era il Calice di Toyo Ito le cui vicende sono note, non si possa riempire quello spazio con il “Dado di d’Annunzio”. L’opera in questione è stata esposta alla 54esima Biennale di Venezia, al Padiglione Italia.
Prima di arrivare alla scultura vera e propria, Vincenzo Pellegrini ha dato spazio al proprio estro creativo nel campo del designer industriale, in particolare si è dedicato allo studio di veicoli innovativi sia a due che a quattro ruote. Poi è passato alla realizzazione di sculture di luce con cui ha partecipato a diversi concorsi internazionali. Ma è solo dopo aver partecipato e vinto nel febbraio 2004, il concorso nazionale dedicato ad Alberto Sordi che si è tenuto a Roma presso la Biblioteca Nazionale con l’opera “Vola Alberto” che ha raggiunto un importante traguardo. Infatti grazie a questo successo, le sue opere sono state richieste da numerose gallerie sia in Italia che all’estero (tra cui Barcellona, Parigi, Londra e Ginevra). Cura diverse mostre, partecipa a concorsi internazionali e alla rassegne d’arte più importanti. Dall’ottobre 2008 le sue opere sono anche su www.artists.de di Berlino. Nel 2011, partecipa alla 54esimaa Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Abruzzo, Lanciano. Sempre nel 2011, ha partecipato su invito della Wannabee Gallery, alla prima edizione del premio di scultura Zurich Club Top 30, rientrando con la sua opera tra le prime cinque selezionate dalla giuria. A luglio 2013, cura la mostra personale “Emozioni” Atessa ed inaugurazione monumento degli Alpini: “Alpini nel Mondo”.