Caramanico: una due giorni per D’Antino

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A Caramanico una due giorni per celebrare i 50 anni dalla morte di Nicola D’Antino, artista abruzzese, scultore e uomo di cultura. A inaugurare la Casa della Cultura, Vittorio Sgarbi.

Caramanico Terme oggi e domani celebra la ricorrenza dei cinquant’anni dalla morte di Nicola D’Antino (3 Novembre 1966 – 2016), celebre artista nato a Caramanico nel 1880, che da scultore e uomo di cultura, ha dato molto al patrimonio identitario del novecento italiano. Una due giorni di eventi di grande rilievo culturale incentrati sulla figura dello scultore che fu allievo ed amico di Francesco Paolo Michetti, nel cenacolo del Convento di Francavilla al Mare, dove incontrò Francesco Paolo Tosti e Basilio Cascella.
Vittorio Sgarbi, profondo conoscitore ed estimatore dell’opera di D’Antino, inaugura oggi, a Caramanico Terme, la rinnovata casa natale di Nicola D’Antino, di proprietà dell’Ente Parco Nazionale della Majella e oggi adibita a “Casa d’Arte” dal Comune.

Lo stile di D’Antino stile oscilla tra il veristico ed il liberty. L’artista fu studente presso l’Accademia di belle arti di Roma, espose in Italia e in Inghilterra studiando il ruolo architettonico ed urbanistico della scultura. Si formò artisticamente tra Roma e Napoli ma operò principalmente in Abruzzo, specialmente nel capoluogo dove realizzò la celebre Fontana luminosa, e nella capitale dove realizzò due statue imponenti del Foro Italico. Venne insignito del titolo di Grande Ufficiale della Corona d’Italia ed ebbe tra i suoi estimatori il conterraneo Gabriele D’Annunzio.

Licio Di Biase, conoscitore di D’Antino e studioso, in particolare delle sue importanti opere sul “Ponte del Littorio” di Pescara, poi trafugate dai nazisti durante l’occupazione, è stato nominato Direttore artistico della manifestazione e promotore della mostra antologica che si terrà a Caramanico e a Pescara nel 2017. Ma il Comune di Caramanico vuole ricordare lo scultore con una serie di eventi, che partiranno proprio in occasione del cinquantennale. Domani, 3 Novembre, saranno presenti a Caramanico Bruno Parruti, storico conoscitore di D’Antino, Enrico Sconci, docente dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e presidente del museo di arte contemporanea MU.SP.A.C., Amedeo Del Giudice, artista contemporaneo e pronipote di D’Antino, e Oliviero Rainaldi, artista di fama internazionale, originario, come D’Antino, di Caramanico Terme.

Solo pochi giorni fa, Licio Di Biase, coordinatore di Pescara Tutela Selfie, aveva riferito di aver presentato una denuncia, dopo 70 anni, per cercare di ritrovare le statue di D’Antino trafugate dal Ponte Littorio dopo la ritirata dei Tedeschi.