Ancora premi per i vini di Feudo Antico che si sono aggiudicati medaglie d’oro al concorso internazionale Mundus Vini, premio “Cinque Grappoli” di Bibenda e premio “4 Viti” di Vitae .
Feudo Antico, l’azienda custode della Dop Tullum, la più piccola Dop d’Italia, ha conquistato la giuria del Premio Internazionale del Vino Mundus Vini con il Rosso Riserva Tullum Dop 2010 e il Rosso Tullum Dop 2011, entrambi premiati con la medaglia d’oro. Il Premio Internazionale del Vino Mundus Vini ha assunto nel tempo un ruolo di primo piano nel panorama dei concorsi internazionali, come dimostrano i numeri: alla XVII edizione la giuria di esperti, composta da 150 membri, ha degustato oltre 4.300 vini, provenienti da circa 40 paesi. Feudo Antico raccoglie così anche oltre confine i frutti della propria scommessa, rivelatasi vincente, come dimostrano anche i dati commerciali, che nei primi otto mesi del 2015 fanno registrare un’impennata delle vendite all’estero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – soprattutto nel nord Europa – del Rosso Riserva Tullum Dop, vino di punta dell’azienda, capace di rappresentare al meglio la qualità produttiva messa in campo da Feudo Antico. In Italia l’azienda prosegue la sua ricerca incessante sui vitigni autoctoni ed ottiene importanti riconoscimenti da due tra le più note guide del panorama enologico. Per il terzo anno consecutivo, infatti, il Rosso Riserva Tullum Dop, annata 2011, riceve i prestigiosi Cinque Grappoli 2016 dalla Guida Bibenda Vini d’Italia, assegnati ai vini eccellenti, che hanno ottenuto un punteggio tra i 91 e i 100 centesimi. Mentre la Guida ai Vini d’Italia Vitae 2016, edita dall’Associazione Italiana Sommelier, ha assegnato, per il secondo anno consecutivo, il premio “4 Viti”, attribuito ai vini che hanno superato i 90 centesimi di votazione, al Pecorino Biologico Tullum Dop 2014. Un vino ottenuto da uve biologiche di Pecorino, seguendo il rigido disciplinare produttivo della Dop Tullum, a fermentazione spontanea, imbottigliato senza essere filtrato né stabilizzato, per esaltare al meglio la qualità della materia prima.