A Santo Stefano di Sessanio il matrimonio di una volta si celebra ancora. La dote nuziale, a Santo Stefano di Sessanio, fino agli inizi del secolo scorso veniva esposta in casa, o addirittura mostrata in piazza a tutto il paese, come simbolo dello status sociale della fidanzata.
E il rito del trasferimento della giovane in casa del futuro marito, era un momento partecipato da tutti, perché il matrimonio, tanti anni fa, era un fatto che coinvolgeva la comunità intera, una comunità povera in cui i rapporti sociali erano fonte di sopravvivenza e protezione.
Con l’intento di riprodurre la tradizione del matrimonio di una volta, l’associazione “Le Ciaole stefanare”, composta da sole donne e nata per riscoprire e tramandare le tradizioni e le abitudini di un tempo che altrimenti rischierebbero di perdersi, ha organizzato per il secondo anno consecutivo la celebrazione di un matrimonio così come avveniva cento anni fa. E nell’atmosfera romantica del tramonto 45 giovani hanno sfilato indossando gli abiti delle proprie nonne e mamme. Il più vecchio è datato 1936.
di Marianna Gianforte