Barbella: per Sgarbi uno scultore da conoscere. L’appuntamento con l’arte scultorea di Costantino Barbella è a Pescara, dove oggi pomeriggio si inaugura la mostra allestita a Villa Urania, nei locali del museo Paparella.
Ieri la mostra è stata presentata e visitata in anteprima da Vittorio Sgarbi, accolto dal presidente della Fondazione Paparella Treccia, Augusto Di Luzio. L’esposizione si inserisce tra gli eventi sull’Ottocento abruzzese organizzati dalla Fondazione Paparella, come le precedenti mostre dedicate ai Celommi e ai Cascella. La Fondazione Paparella ricorda che la sede del Museo Barbella di Chieti, a Palazzo Martinetti Bianchi, di proprietà della famiglia della madre del professor Paparella, è stato testimone degli anni dell’adolescenza di Costantino Barbella. La mostra di Pescara propone 61 schizzi e 33 sculture realizzate dal Barbella nell’arco dell’intera vita. I bozzetti esposti fanno parte di una vasta collezione di taccuini, schizzi, studi e note grafiche che l’artista non considerava ancora compiuti.
“E’ proprio tra queste preziose carte – si legge nel comunicato della Fondazione Paparella – che si rintraccia, in molti casi, l’originaria idea che Barbella avrebbe tradotto nei suoi mondi creativi, argillosi e bronzei. Osservando la sua opera scultorea ci si rende conto, in modo inequivocabile, del fatto che così come gli altri grandi artisti abruzzesi, a partire da Francesco Paolo Michetti – suo mentore, amico e “compare” – fino a Palizzi, Patini, d’Annunzio, Tosti e Basilio Cascella, egli abbia tratto profonda ispirazione, soprattutto nella prima fase creativa, dal folclore e dalle tradizioni della sua terra d’origine: l’Abruzzo. È questo, infatti, il fil rouge che li lega e caratterizza, grazie alla comune esperienza artistica del Cenacolo Michettiano”.
il servizio con intervista a Vittorio Sgarbi sulla mostra dedicata a Costantino Barbella:
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