A Chieti la Chiesa Evangelica Gesù Salva organizza “Il Giorno del Ringraziamento”, nella serata del prossimo 19 novembre.
L’appuntamento è per il 19 novembre quando la Chiesa Evangelica organizzerà un evento aperto a tutti per il Giorno del Ringraziamento. Di seguito riportiamo il comunicato della Chiesa Evangelica Gesù Salva. La serata si svolgerà nella sede di via dei Frentani 50, in zona Tricalle
“Immaginiamo una bella famiglia gioiosa e raccolta intorno ad un tavolo apparecchiato con decorazioni e accuratezza degna delle migliori intavolate natalizie ma con un succulento e gigantesco tacchino ripieno con salsa ai mirtilli al centro del tavolo. Quanto volte abbiamo visto nei film americani scene come queste? Si tratta in effetti di una delle feste più importanti americane, “Il Giorno del Ringraziamento” (o ThanksgivingDay). Il simbolo del ThanksgivingDay è senza dubbio il tacchino che, il quarto giovedì di novembre di ogni anno, viene servito su tutte le tavole d’America con tanto di banchetto che riunisce parenti e amici. Ma cos’è il Giorno del Ringraziamento (o ThanksgivingDay)? Per scoprire le origini di questa festa bisogna tornare molto indietro nel tempo, fino alla prima metà del XVII secolo quando, nel 1621, un gruppo di profughi inglesi in fuga dalla Gran Bretagna per questioni religiose sbarcò nel Nuovo Mondo dalla celeberrima nave Mayflower per stabilirsi nei pressi di Plymouth (Massachussets). Erano i cosiddetti Padri Pellegrini.
Dopo un primo inverno durissimo, i Padri Pellegrini impararono a valorizzare quel territorio a loro sconosciuto dai nativi del luogo: iniziarono a coltivare colture mai viste prima in Europa, come mais, orzo, fagioli e zucche, con ottimi risultati. Il raccolto dell’autunno successivo fu molto ricco e i coloni a fronte di questo primo buon raccolto nel nuovo continente, decisero di organizzare una festa e riunirsi per ringraziare il Signore per quanto aveva provveduto. Nei secoli successivi la tradizione del ThanksgivingDay si estese a tutto il paese. Sarà George Washington nel 1789 a dichiarare ufficiale la Festa del Ringraziamento per tutti gli stati membri, ma solo nel 1863 con Abramo Lincoln il “Giorno del Ringraziamento” diventa una vera e propria festa comandata,collocando tale festività sul calendario. Questa storia ci parla di aiuto reciproco, condivisione, integrazione ma soprattutto di RINGRAZIAMENTO.Un ringraziamento fatto ad un Dio amorevole che provvede anche quando ci troviamo nelle peggiori difficoltà. Per noi della Chiesa Evangelica Pentecostale di “Gesù Salva” è tutto cominciato nel 2013 quando, alcune famiglie di origine americana, hanno cominciato a raccontarci di questa festività, per loro tanto importante pur non vivendo più negli USA. Così abbiamo pensato sin da subito di riproporre questoevento alla collettività. Lo so, non siamo americani, ma la festa la riproponiamo non tanto per Abramo Lincoln, George Washington o per i Padri Pellegrini, ma proprio per lo spirito che ritroviamo all’origine di questa festa: il desiderio di ringraziare Dio per tutta la sua benevolenza nei nostri confronti.
Per questo motivo dal 2013, ogni anno la chiesa Gesù Salva, organizza un evento aperto a tutti. Così ci riuniamo e festeggiamo, ridiamo, scherziamo e chiacchieriamo tra amici ringraziando Dio per quanto provvede. Viviamo in un’epoca dove regna uno spirito consumistico molto efferato. Abbiamo tanto, forse abbiamo troppo e non ci basta mai, mentre tante altre famiglie, vicine a noi e lontane da noi, soffrono perché hanno veramente poco. Il nostro desiderio è quello di riunire tutti per godere del buon tempo insieme e tornare ai valori reali di rispetto, condivisione e fede, una fede che ci spinge a lodare e ringraziare il meraviglioso Gesù per la sua bontà e per la sua cura nei nostri confronti. Vogliamo creare un momento in cui ci si concentri non su ciò che vorremmo, ma su tutto ciò che Dio ci offre, a partire dalla vita stessa, fino al suo infinito e incondizionato amore e perdono. Questo è ciò che faremo anche quest’anno nella serata del 19 novembre. Ci riuniremo per ricordare che, come dicevano i salmisti pellegrini (nella Bibbia): “Il Signore ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia” (Salmi 126:3).”