Il 42esimo Premio Sulmona all’artista Roberta Buttini di Genova con l’opera “Astrolabio”. Il secondo premio, con l’opera “Invenire” (Medaglia della Camera dei Deputati), e’ andato a Lucia Buono (Bari). Oltre 13 mila le visite registrate alla mostra allestita nella Pinacoteca del Polo museale diocesano di Sulmona, nel periodo dal 5 settembre al 3 ottobre.
123 opere partecipanti, tra dipinti e sculture, in rappresentanza di 15 nazioni, organizzata dal Circolo di arte e cultura “Il Quadrivio”, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Abruzzo e del Comune di Sulmona. La manifestazione ha visto quest’anno in giuria i critici e storici dell’arte Carlo Fabrizio Carli, Toti Carpentieri, Giorgio Di Genova, Enzo Le Pera, Massimo Pasqualone, Duccio Trombadori, Maurizio Vitiello e dal segretario, fondatore e anima della rassegna Gaetano Pallozzi. Non ha preso parte alla cerimonia di chiusura il critico d’arte e presidente onorario del Premio Sulmona, Vittorio Sgarbi, che in una lettera ha spiegato che “per i mille impegni dei mesi scorsi, la mia totale assenza dal tavolo della Commissione per la scelta dei premiati mi rende troppo estraneo a questa edizione del Premio, attribuendomi soltanto il compito formale di assegnare riconoscimenti senza poterne assumere la responsabilita’”. Sgarbi ha aggiunto di aver “spesso illustrato l’importanza e la necessita’ che continui a vivere” il Premio Sulmona e per questo “m’impegno a potenziare, per la prossima edizione, il sostegno d’istituzioni e mecenati che ne condividono l’orgoglio, come gia’ quest’anno avevo tentato di fare”. Ospiti della cerimonia di premiazione il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli e la senatrice Paola Pelino. La cerimonia e’ stata presentata dalla giornalista Daniela Miniucchi. L’opera di Roberta Buttini si svolge su due binari, quello dell’antropologia e quello della scienza, operando una ricongiunzione tra arte e scienza; nel suo lavoro sceglie la scrittura come fil rouge della sua ricerca, realizzando opere con varie tipologie di scrittura, nel 1979 immagina riferendosi ai movimenti della bocca delle labbra e della lingua, una trascrizione segnica della fonetica dell’alfabeto. Il direttore artistico del Premio Gaetano Pallozzi ha ribadito la volonta’ di “proseguire nell’organizzazione del Premio, nonostante le difficolta’ economiche che da alcuni anni interessano la cultura in generale”