Stasera a “Il Fiume e la Memoria”, l’ex boss Mancini si racconta. Il fondatore della Banda della Magliana, oggi volontario Anffas, alle 21.00 a Largo dei Frentani.
E’ certamente il momento clou della XIV edizione de “Il Fiume e la Memoria” quello in programma stasera al Centro Storico di Pescara. Sul palco allestito in Largo dei Frentani, infatti, salirà Antonio Mancini, uno dei fondatori della Banda della Magliana, sodalizio criminale che ha avuto un ruolo di primo piano nella storia e nella cronaca di questo Paese dagli anni ’70 agli anni ’80. L’ex boss della Banda della Magliana, oggi uomo libero e ritrovato, sarà il protagonista di un incontro-spettacolo di grande rilievo culturale e sociale, in una produzione ad hoc per il Festival. Si tratta anche di un evento lancio di una serie d’iniziative importanti come quella di un portale dedicato alla Banda della Magliana, realizzato da un giovane imprenditore romano ma trapiantato da anni a Pescara, e di uno spettacolo che girerà l’Italia prodotto da Milo Vallone, con lo scopo di effettuare una vera e propria operazione verità sulla Banda della Magliana, senza, però, incappare nell’errore di una mitizzazione o santificazione dei protagonisti dell’epoca, né tanto meno suggerire emulazioni.
Nino Mancini, detto l’accattone, nella celebre serie Tv Er Ricotta, parlerà a 360 gradi di quegli anni così difficili per il nostro Paese anche in relazione a grandi misteri come l’Omicidio Pecorelli, il sequestro di Emanuela Orlandi, ma anche il rapimento di Aldo Moro, ma soprattutto racconterà il Nino Mancini di oggi, volontario H24 dell’Anffas di Jesi, al fianco di ragazzi disabili grazie ai quali è rinato.
Il servizio del Tg8:
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Tornare nella terra madre ed essere accolto come un figlio piuttosto che come un figliastro è stato un momento indelebile.