A Lanciano il carro anti trivelle apre la sfilata del “Dono”. Tra i regali simbolici che ogni anno vengono offerti alla Madonna del Ponte di Lanciano c’è n’è anche uno non di stagione, ma ugualmente prezioso: l’acqua, rappresentata dal mare della costa teatina.
Un dono importante, sembra alcuna “Ombrina”… di petrolio. Il carro no triv, come annunciato, ha aperto l’antica sfilata del ‘Dono’, davanti a diecimila persone. La festività rinnova ogni anno l’offerta di primizie della terra alla patrona della città. Erano più di 50 i carri allestiti secondo scene di scene di vita campestre, anche se il primo chiamato “No Ombrina Salviamo l’Adriatico”, era tutto dedicato al mare. Il movimento anti petrolio, citando un passaggio dell’enciclica di Papa Francesco ‘Laudato sì, invita tutti a difendere la vita e il Creato e a tornare indietro sul sì a Ombrina e alle trivellazioni. Contro le trivelle ha preso posizione anche l’arcidiocesi di Lanciano, che nel documento ufficiale dell’arcivescovo Emidio Cipollone afferma la necessità di dare massima attenzione al Creato nell’interesse di tutti salvaguardando l’ambiente e non solo gli interessi di pochi.
“E’ necessaria una solidarietà ecologica che non diventi egologia, cioè egoismo. Dio ha fatto l’uomo per il Creato e lo stesso uomo per Dio”.
Sulla stessa scia il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, che ha aggiunto
“Il Dono è una tradizione che sposa, attraverso anche accenti spirituali, anche la salvaguardia del futuro e quindi siamo contro la scelta di petrolizzazione del territorio”.