Niente fondi per l’Isa: ieri a L’Aquila ultimo concerto per l’Istituzione sinfonica abruzzese. Intanto si guarda con interesse ad un possibile spiraglio futuro.
Il concerto si è tenuto ieri sera nel centro storico dell’Aquila, fra l’abbraccio del pubblico che da sempre segue una delle orchestre più prestigiose d’Italia. L’Isa è l’unica orchestra in Abruzzo ad avere il riconoscimento statale del Fondo unico per lo spettacolo. Per un mancato trasfermento di finanziamenti da pare della Regione, l’Istituzione sinfonica ora rischia di cessare le sue attività per un tempo indefinito. “Non c’è futuro migliore senza musica, se chiude l’Orchestra sinfonica perdiamo tutti”, questo l’appello lanciato ieri sera da Gianna Fratta, la direttrice d’orchestra che ha guidato quello che è stato annunciato come l’ultimo concerto della Sinfonica abruzzese, in un’affollata piazza Regina Margherita, nell’ambito del cartellone dei Cantieri dell’immaginario. Per il suo presidente Antonio Centi, se la Regione farà quanto promesso (giovedì 6 agosto fra l’altro ci sarà la riunione della commissione Bilancio per discutere lo stanziamento dei primi 400mila euro di un contributo totale di 800mila) potrebbe aprirsi uno spiraglio di speranza per l’Isa.