A Pescara al via “Il Fiume e la Memoria”, da domani sera a domenica 13, spettacoli, concerti, esposizioni ed incontri al Centro Storico.
Citando il grande Enzo Tortora che commentò il suo ritorno in Tv dopo anni terribili passati a dover dimostrare la sua innocenza e a difendersi da un’infame accusa, nel presentare l’apertura della XIV edizione de “Il Fiume e la Memoria”, dopo 4 anni di pausa forzata, non si può che dire…”Dove eravamo rimasti?”. Eravamo rimasti a serate indimenticabili tra i vicoli di Pescara vecchia, le golene e le piazze dove migliaia di persone si ritrovavano per assistere a spettacoli teatrali, proiezioni, concerti, e si visitavano, mostre, esposizioni in uno dei Festival più apprezzati anche in campo nazionale, vista la presenza, in quei giorni, anche di molti spettatori provenienti dalle più svariate parti d’Italia.
Su sollecitazione di gran parte della Società Civile e grazie alla sensibilità mostrata dall’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Giovanni Di Iacovo e dell’assessore del Turismo e del Commercio Giacomo Cuzzi che hanno individuato in questo Festival il miglior modo per garantire un nuovo rilancio del Centro Storico pescarese, pur avendo a disposizione poche risorse, da lunedi 7 settembre, a partire dalle 21.00, si alzerà nuovamente il sipario per sette giorni di grandi eventi con la storica direzione artistica di Milo Vallone.
Primo appuntamento in Piazza Garibaldi con lo spettacolo “Donne al Parlamento” di Aristofane, produzione e distribuzione della Compagnia della Memoria, regia di Milo Vallone, sul palcoscenico gli alunni dell’ormai consolidato laboratorio del “Cantiere Teatrale”.
“La commedia narra di un gruppo di donne, con a capo Prassagora, che decidono di tentare di convincere gli uomini a dar loro il controllo di Atene, perché in grado di governare meglio di loro, che stanno invece portando la città alla rovina. Le donne, camuffate da uomini, si insinuano nell’assemblea e votano il provvedimento, convincendo alcuni uomini a votare a favore, poiché era l’unica cosa che non fosse ancora stata provata. Una volta al potere, le donne deliberano che tutti i possedimenti e il denaro vengano messi in comune per essere amministrati saggiamente dalle donne. Questo vale anche per i rapporti sessuali: le donne potranno andare a letto e fare figli con chiunque loro vogliano. Tuttavia, siccome questo potrebbe favorire le persone fisicamente belle, si decide anche che ogni uomo, prima di andare con una donna bella, sia tenuto ad andare con quelle brutte, e viceversa. Queste delibere però creano una situazione assurda e paradossale: verso la fine della commedia, un giovane confuso e spaventato si ritrova conteso fra tre ripugnanti megere che litigano per assicurarsi i suoi favori. La commedia si chiude infine con un grande banchetto cui partecipa tutta la cittadinanza.”
Ad ogni spettacolo in prima serata sarà abbinata un’associazione, nell’ambito della sezione “Memoria Solidale”, ci sarà uno spazio all’interno del quale i volontari dell’associazione promuoveranno la loro attività e chiederanno un sostegno. Ad aprire le danze “Il Banco Alimentare”.
Da martedì 8 settembre al via la Sezione Aperitivo curata da Massimiliano Elia con incontri, esposizioni, e concerti di musica.